Tunisi: Costa Fascinosa a Savona. I racconti choc dei superstiti
SAVONA - E' giunta a Savona la nave da crociera Costa Fascinosa, sulla quale viaggiavano sei delle vittime dell'attentato a Tunisi. I passeggeri stanno sbarcando. La nave ripartirà nel pomeriggio alla volta di Civitavecchia.
"Ero sul pullman quando un ragazzo di Roma ha urlato 'stanno sparando, buttati giù' e così facendo mi ha salvato la vita". A dirlo Elisabetta Ravera, una delle passeggere di Costa Fascinosa rimasta coinvolta nell'attentato davanti al museo del Bardo a Tunisi. Elisabetta racconta di essersi "buttata a terra, sentivo i colpi di kalashnikov venire sempre più vicini e a un certo punto un colpo mi ha assordato".
"Noi ci siamo salvati per caso perché la nostra guida ci ha fatto fare tutta un'altra strada. Ma fate attenzione, ci sono persone che raccontano cose non vere". Lo ha detto una signora romana appena sbarcata da Costa Fascinosa, la nave da crociera che ha perso 6 passeggeri nella strage di Tunisi. "Devo ringraziare Dio che ci è andata bene - ha detto la donna -. Abbiamo saputo di quanto era successo appena rientrati sulla nave. Ma vi avverto che ci sono persone che dicono di essere state coinvolte nella sparatoria e invece erano con noi. Dovrebbero vergognarsi - ha detto commossa - per quei nostri compagni di viaggio che non ci sono più".
"Ero sul pullman quando un ragazzo di Roma ha urlato 'stanno sparando, buttati giù' e così facendo mi ha salvato la vita". A dirlo Elisabetta Ravera, una delle passeggere di Costa Fascinosa rimasta coinvolta nell'attentato davanti al museo del Bardo a Tunisi. Elisabetta racconta di essersi "buttata a terra, sentivo i colpi di kalashnikov venire sempre più vicini e a un certo punto un colpo mi ha assordato".
"Noi ci siamo salvati per caso perché la nostra guida ci ha fatto fare tutta un'altra strada. Ma fate attenzione, ci sono persone che raccontano cose non vere". Lo ha detto una signora romana appena sbarcata da Costa Fascinosa, la nave da crociera che ha perso 6 passeggeri nella strage di Tunisi. "Devo ringraziare Dio che ci è andata bene - ha detto la donna -. Abbiamo saputo di quanto era successo appena rientrati sulla nave. Ma vi avverto che ci sono persone che dicono di essere state coinvolte nella sparatoria e invece erano con noi. Dovrebbero vergognarsi - ha detto commossa - per quei nostri compagni di viaggio che non ci sono più".