BARI - “La Regione Puglia, con questa legge, contribuisce ad affermare la legalità attraverso misure di prevenzione dei condizionamenti criminali, di sostegno alle iniziative della comunità volte a rigetto e all’emersione dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione , anche con strumenti di tutela e solidarietà alle vittime dei reati ed ai loro familiari”. Questo ha sottolineato l’assessora Loredana Capone dopo l’approvazione del ddl sul contrasto ed emersione della criminalità organizzata comune e nelle forme dell’usura e dell’estorsione, approvato all’unanimità in IV Commissione presieduta da Ruggiero Mennea.
L’assessora ha spiegato che gli anni più recenti sono stati segnati da una profonda crisi economica caratterizzata dal calo dei consumi e della produzione, dall’aumento della disoccupazione e da serissime difficoltà finanziarie per le imprese e per le famiglie. “Un terreno questo dove ha trovato facile diffusione il reato di usura” ha detto.
Le Regione pone particolare attenzione alla formazione, all’informazione ed alla sensibilizzazione considerate strumento più efficace nella creazione delle condizioni sfavorevoli all’attecchimento dei fenomeni criminali che pregiudicano l’iniziativa economica privata.
Si introduce per la prima volta in questa materia il sostegno finanziario della Regione attribuito agli enti locali secondo meccanismi di premialità. Lo scopo è quello di stimolare, anche in presenza di scarse risorse le iniziative locali, senza imposizioni di spesa ma premiando quelle che denotano uno sforzo maggiore sia in termini di efficacia che di mantenimento in esercizio.
Secondo le nuove norme i soggetti pubblici sono tenuti a costituirsi parte civile nei processi contro i soggetti accusati dei reati di estorsione ed usura per il recupero delle spese proporzionalmente imputabili alla consulenza ed al supporto prestati nei confronti dei soggetti lesi.
È istituito il fondo regionale globale per la prevenzione, il contrasto e l’emersione dei fenomeni criminali. Il suddetto fondo servirà, fra l’altro, a concedere in favore degli orfani delle vittime di estorsione e usura, una borsa di studio di importo fino a 5000 euro annui per il compimento degli studi fino al termine del ciclo universitario. Ancora, una borsa di studio di importo fino a 5000 euro annui per non più di cinque anni, strettamente finalizzata all’inserimento professionale in linea con gli studi effettuati e un importo di 50.000 euro in favore del nucleo familiare pugliese che abbia perso un componente ad opera della criminalità organizzata.
È istituita la Consulta regionale antiusura ed antiestorsione oltre all’Osservatorio regionale sui fenomeni dell’usura e dell’estorsione.
L’assessora ha spiegato che gli anni più recenti sono stati segnati da una profonda crisi economica caratterizzata dal calo dei consumi e della produzione, dall’aumento della disoccupazione e da serissime difficoltà finanziarie per le imprese e per le famiglie. “Un terreno questo dove ha trovato facile diffusione il reato di usura” ha detto.
Le Regione pone particolare attenzione alla formazione, all’informazione ed alla sensibilizzazione considerate strumento più efficace nella creazione delle condizioni sfavorevoli all’attecchimento dei fenomeni criminali che pregiudicano l’iniziativa economica privata.
Si introduce per la prima volta in questa materia il sostegno finanziario della Regione attribuito agli enti locali secondo meccanismi di premialità. Lo scopo è quello di stimolare, anche in presenza di scarse risorse le iniziative locali, senza imposizioni di spesa ma premiando quelle che denotano uno sforzo maggiore sia in termini di efficacia che di mantenimento in esercizio.
Secondo le nuove norme i soggetti pubblici sono tenuti a costituirsi parte civile nei processi contro i soggetti accusati dei reati di estorsione ed usura per il recupero delle spese proporzionalmente imputabili alla consulenza ed al supporto prestati nei confronti dei soggetti lesi.
È istituito il fondo regionale globale per la prevenzione, il contrasto e l’emersione dei fenomeni criminali. Il suddetto fondo servirà, fra l’altro, a concedere in favore degli orfani delle vittime di estorsione e usura, una borsa di studio di importo fino a 5000 euro annui per il compimento degli studi fino al termine del ciclo universitario. Ancora, una borsa di studio di importo fino a 5000 euro annui per non più di cinque anni, strettamente finalizzata all’inserimento professionale in linea con gli studi effettuati e un importo di 50.000 euro in favore del nucleo familiare pugliese che abbia perso un componente ad opera della criminalità organizzata.
È istituita la Consulta regionale antiusura ed antiestorsione oltre all’Osservatorio regionale sui fenomeni dell’usura e dell’estorsione.