Workshop di Adriplan a Lecce. “La difesa del mare priorità per l'Europa”
LECCE - “Un mare sano è un mare che aiuta a vivere meglio, sarebbe sconsiderato popolarlo di torri petrolifere e aggredirlo con le trivellazioni”. Il 5° Workshop del progetto comunitario di tutela del mare Adriplan, a Lecce, ha consentito al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna di ribadire la posizione della Puglia nei confronti “dell’invasione delle multinazionali petrolifere, a caccia degli scadenti idrocarburi nelle profondità di Adriatico e Ionio”.
La battaglia della Puglia dura da dieci anni ma è ancora agli inizi, ha detto Introna. La difesa dell’ambiente attuata dai governi regionali dal 2005 si è estesa alla tutela dei mari, che ha un significato strategico per valorizzare le “economie pulite”, basate sulla qualità dell’ecosistema integrato. Alla limpidezza di acque cristalline come quelle pugliesi è affidato il futuro delle spiagge, della balneazione, del diporto e commercio marittimo, della pesca, attività dalle quali traggono risorse il pil regionale e i redditi di tante famiglie. In controtendenza rispetto al resto dell’Italia, l’economia turistica pugliese fa segnare trend di incremento, e le presenze estere superano quelle italiane.
La Puglia è capofila del fronte delle Regioni contro le trivelle, che va dal Friuli e Veneto alla Sicilia. “Abbiamo contrastato l’azione dei Governi nazionali, che si sono mostrati tutti ugualmente insensibili ai nostri appelli – ha fatto presente Introna agli stakeholder di Adriplan– e continueremo a farlo. Siamo ancora in inattesa di una risposta dal Parlamento sulle proposte di legge di iniziativa regionale alle Camere, che chiedono la moratoria per la ricerca e sfruttamento degli idrocarburi in mare. Abbiamo impugnato lo Sblocca Italia per lo scippo dei poterei delle Regioni in materia energetica, che paralizza le nostre azioni a difesa dell’ambiente”.
Di positivo, c’è stato l’emendamento in Senato alla legge sulle ecomafie, che ha vietato penalmente l’air gun, tecnica estremamente aggressiva, “anche nei confronti dei cetacei”. Il presidente ha ricordato gli spiaggiamenti sulle coste pugliesi, provocati dai sonar e dall’inquinamento acustico dell’Adriatico, che disorientano i delfini.
“Ma non potremmo raggiungere nessun obiettivo senza allargare all’Europa la sfera dei divieti: dobbiamo contaminare positivamente i Paesi transfrontalieri, coinvolgendoli nel NO senza riserve alle trivelle. E necessario il coinvolgimento dell’UE e per questo ho scritto al presidente del gruppo dei socialisti democratici nel Parlamento Europeo, il lucano Gianni Pittella, chiedendogli di assumere iniziative in sede comunitaria utili alla nostra causa comune”.
L’impegno del Consiglio regionale proseguirà anche nella prossima legislatura, Introna si è detto certo che la Regione Puglia manterrà viva l’attenzione sulla difesa dell’ambiente dei mari e di tutte quanto sia economicamente realizzabile senza vandalizzare il territorio, il paesaggio e le acque straordinarie del Sud Adriatico e dello Ionio. “A questo scopo, è decisivo sostenere un progetto importante per le nostre comunità come Adriplan”. Punta ad implementare le politiche marittime integrate, attraverso la pianificazione e tutela del mare e delle zone costiere. Sotto osservazione sono la regolazione del traffico merci e crocieristico, la tutela delle aree marine protette, l’indicazione di aree riservate alla pesca e allevamenti, la ricerca ed estrazione di idrocarburi, l’energia eolica offshore lo sfruttamento a scopo energetico di correnti, onde, maree.
La battaglia della Puglia dura da dieci anni ma è ancora agli inizi, ha detto Introna. La difesa dell’ambiente attuata dai governi regionali dal 2005 si è estesa alla tutela dei mari, che ha un significato strategico per valorizzare le “economie pulite”, basate sulla qualità dell’ecosistema integrato. Alla limpidezza di acque cristalline come quelle pugliesi è affidato il futuro delle spiagge, della balneazione, del diporto e commercio marittimo, della pesca, attività dalle quali traggono risorse il pil regionale e i redditi di tante famiglie. In controtendenza rispetto al resto dell’Italia, l’economia turistica pugliese fa segnare trend di incremento, e le presenze estere superano quelle italiane.
La Puglia è capofila del fronte delle Regioni contro le trivelle, che va dal Friuli e Veneto alla Sicilia. “Abbiamo contrastato l’azione dei Governi nazionali, che si sono mostrati tutti ugualmente insensibili ai nostri appelli – ha fatto presente Introna agli stakeholder di Adriplan– e continueremo a farlo. Siamo ancora in inattesa di una risposta dal Parlamento sulle proposte di legge di iniziativa regionale alle Camere, che chiedono la moratoria per la ricerca e sfruttamento degli idrocarburi in mare. Abbiamo impugnato lo Sblocca Italia per lo scippo dei poterei delle Regioni in materia energetica, che paralizza le nostre azioni a difesa dell’ambiente”.
Di positivo, c’è stato l’emendamento in Senato alla legge sulle ecomafie, che ha vietato penalmente l’air gun, tecnica estremamente aggressiva, “anche nei confronti dei cetacei”. Il presidente ha ricordato gli spiaggiamenti sulle coste pugliesi, provocati dai sonar e dall’inquinamento acustico dell’Adriatico, che disorientano i delfini.
“Ma non potremmo raggiungere nessun obiettivo senza allargare all’Europa la sfera dei divieti: dobbiamo contaminare positivamente i Paesi transfrontalieri, coinvolgendoli nel NO senza riserve alle trivelle. E necessario il coinvolgimento dell’UE e per questo ho scritto al presidente del gruppo dei socialisti democratici nel Parlamento Europeo, il lucano Gianni Pittella, chiedendogli di assumere iniziative in sede comunitaria utili alla nostra causa comune”.
L’impegno del Consiglio regionale proseguirà anche nella prossima legislatura, Introna si è detto certo che la Regione Puglia manterrà viva l’attenzione sulla difesa dell’ambiente dei mari e di tutte quanto sia economicamente realizzabile senza vandalizzare il territorio, il paesaggio e le acque straordinarie del Sud Adriatico e dello Ionio. “A questo scopo, è decisivo sostenere un progetto importante per le nostre comunità come Adriplan”. Punta ad implementare le politiche marittime integrate, attraverso la pianificazione e tutela del mare e delle zone costiere. Sotto osservazione sono la regolazione del traffico merci e crocieristico, la tutela delle aree marine protette, l’indicazione di aree riservate alla pesca e allevamenti, la ricerca ed estrazione di idrocarburi, l’energia eolica offshore lo sfruttamento a scopo energetico di correnti, onde, maree.