di Nicola Zuccaro - All'indomani dell'8 settembre 1943 un gruppo di giovani intellettuali antifascisti occupò pacificamente gli studi Eiar della meglio nota Radio Bari in Via Putignani e partire dal 23 settembre - sotto la supervisione del Comando Anglo-Americano - si
dette inizio alla trasmissione, dalla stazione barese, alla messa in onda del Programma "Italia Combatte".
Il capoluogo pugliese contribuì così dalla distanza a lanciare quei messaggi cifrati ad indirizzo dei partigiani impegnati nella Liberazione del Nord Italia. L'impegno intellettivo ed intellettuale degli antifascisti baresi proseguì con l'organizzazione in una Città già da tempo liberata dai tedeschi, con l'organizzazione del Primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale svoltosi dal 28 al 29 gennaio del 1944 presso il Teatro Piccinni in Bari e a tutt'oggi ricordato con una lapide posta all'ingresso del Politeama Comunale barese.
Il capoluogo pugliese contribuì così dalla distanza a lanciare quei messaggi cifrati ad indirizzo dei partigiani impegnati nella Liberazione del Nord Italia. L'impegno intellettivo ed intellettuale degli antifascisti baresi proseguì con l'organizzazione in una Città già da tempo liberata dai tedeschi, con l'organizzazione del Primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale svoltosi dal 28 al 29 gennaio del 1944 presso il Teatro Piccinni in Bari e a tutt'oggi ricordato con una lapide posta all'ingresso del Politeama Comunale barese.