Aqp: Vendola ai festeggiamenti del centenario dell’arrivo dell’acqua del Sele a Bari

BARI - “La storia dell’umanità è sempre una storia alla ricerca dell'acqua. Le città nascono dove ci sono i fiumi. L'acqua è da sempre l'oggetto privilegiato del cammino dell'umanità. L’acqua è un simbolo sacro. Anche nella nostra religione l’acqua è ciò che battezza. Tra le cause principali di morte c’è la privazione di questo diritto fondamentale. Un diritto che deve essere garantito a tutti. L'acqua qui non c’era, nel 700 venivano i grandi viaggiatori della Mitteleuropa, della Germania, venivano in questa Puglia, ne restavano incantati, ma come era stato nei tempi più antichi, sottolineavo il fatto che fosse una terra assetata”.
Così il Presidente della Regione Puglia intervenendo questa mattina a Bari alla inaugurazione dei festeggiamenti per il centenario dell’arrivo dell’acqua dal Sele in Puglia.

Per il Presidente “l'Acquedotto Pugliese è la più grande opera ingegneristica della storia d'Europa.  Sono 40mila i chilometri fra reti idriche e reti fognanti che gestisce l'Aqp per portare acqua nel più piccolo paesino dell’appennino dauno o nel villaggio più sperduto del salento. La ramificazione di questa gigantesca opera è stata davvero è un monumento alla modernità”.

“L’Acquedotto - ha aggiunto il Presidente- ha vissuto alterne vicende e a volte è stato percepito come sintomo di spreco delle risorse pubbliche. In questi anni ci siamo battuti perché l’Aqp diventasse un’impresa efficiente. Dieci anni fa c’erano almeno 45 comuni di Puglia che per 4/5 mesi all’anno restavano senz’acqua. Dieci anni fa era molto forte l’insidia e la sirena verso la vendita. Oggi, dieci anni dopo, l'Acquedotto è un’azienda in attivo, il bilancio è stato chiuso con un attivo di 45 milioni di euro ed è la più grande azienda pubblica italiana. In questo momento Aqp ha messo in cantiere interventi di 600 milioni di euro per perfezionare la rete di depurazione delle nostre acque. Noi già oggi siamo al primo posto in Italia come qualità di acque depurate. E’ finita la storia della possibile privatizzazione. In questi anni abbiamo lavorato - ha concluso Vendola - perchè i pugliesi potessero diventare proprietari del loro meraviglioso acquedotto. E ora tocca ai Comuni che saranno i soggetti fondamentali nel futuro di Aqp. Comincia così una stagione nuova”.

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