BARI - Questa notte i militanti della Foresta che Avanza hanno affisso in tutt'Italia uno striscione con la scritta "Giù le mani dagli ulivi"; l'azione serve a sensibilizzare tutta la popolazione italiana riguardo quanto sta accadendo nel Salento, dove, a causa di una malattia (Complesso del disseccamento rapido), molti ulivi sono già stati eradicati.
"E' una situazione inaccettabile" - dice Alberto Mereu, responsabile nazionale del gruppo ecologista di CasaPound - "ancora una volta le direttive dell'unione europea distruggono la nostra Nazione, colpendo la sacralità degli alberi, i quali oltre ad essere patrimonio naturale, sono anche una fonte di sostentamento per le popolazioni pugliesi. La tecnocrazia di Bruxelles non dà ascolto ai ricercatori, i quali affermano che è possibile curare gli alberi, nè accolgono con favore i vari casi di guarigione già verificatisi. Queste persone senza un nome, senza un volto, fanno riunioni alle quale non può prendere parte nessuno, nè le associazioni ambientaliste nè la stampa; in queste riunioni decidono le sorti della nostra Natura e della nostra economia con la strafottenza che da sempre li contraddistingue. Purtroppo è notizia di poche ore fa che le eradicazioni riprenderanno. Esortiamo tutti i cittadini a ribellarsi a questo diktat e a prendere coscienza di quanto sta accadendo. La Foresta che Avanza esprime solidarietà a tutti i cittadini pugliesi ed in particolar modo ai militanti della Foresta che Avanza, che già da tempo si stanno battendo in difesa degli ulivi".
"E' una situazione inaccettabile" - dice Alberto Mereu, responsabile nazionale del gruppo ecologista di CasaPound - "ancora una volta le direttive dell'unione europea distruggono la nostra Nazione, colpendo la sacralità degli alberi, i quali oltre ad essere patrimonio naturale, sono anche una fonte di sostentamento per le popolazioni pugliesi. La tecnocrazia di Bruxelles non dà ascolto ai ricercatori, i quali affermano che è possibile curare gli alberi, nè accolgono con favore i vari casi di guarigione già verificatisi. Queste persone senza un nome, senza un volto, fanno riunioni alle quale non può prendere parte nessuno, nè le associazioni ambientaliste nè la stampa; in queste riunioni decidono le sorti della nostra Natura e della nostra economia con la strafottenza che da sempre li contraddistingue. Purtroppo è notizia di poche ore fa che le eradicazioni riprenderanno. Esortiamo tutti i cittadini a ribellarsi a questo diktat e a prendere coscienza di quanto sta accadendo. La Foresta che Avanza esprime solidarietà a tutti i cittadini pugliesi ed in particolar modo ai militanti della Foresta che Avanza, che già da tempo si stanno battendo in difesa degli ulivi".