Gravina in Puglia: la Fondazione “Santomasi” apre le porte alla città

GRAVINA IN PUGLIA - Stretta di mano tra la Fondazione “Santomasi” e quella parte di Gravina propositiva.  Una apertura ai talenti locali, alle donne, alle start-up: è quello che l’ente di via del Museo ha annunciato ieri durante il convegno organizzato nel quartiere fieristico, dal titolo “Una strategia di costruzione del nostro futuro”. È appena cominciato un quinquennio ricco di novità. Anno per anno l’ente dedicherà spazio, tempo ed iniziative alle volontà racchiuse nel testamento del Barone Santomasi. Il 2016 sarà l’anno dell’inclusione; il 2017 sarà dedicato alle donne; il 2018 a prendersi la scena sarà l’onore, il senso identitario della città; il 2019 sancirà la crescita culturale; nel 2020 si celebrerà il centenario di nascita della Fondazione.

«L’evento apripista di un progetto articolato e innovativo lungo un lustro è stato il brainstorming organizzato a novembre scorso, quella strategia alternativa e riconosciuta da più parti come efficace per condurre un lavoro di gruppo. Da quel giorno la Fondazione ha cominciato a concretizzare un percorso fatto di tappe e traguardi che ha già visto il coinvolgimento di numerose scolaresche. Quelli che ci attendono saranno anni di promozione del territorio e delle realtà talentuose della città. Porta spalancata a quanti decideranno di avvicinarsi a noi apportando idee e competenze». È stato questo l’invito rivolto alla città dal Presidente Mario Burdi. A dimostrazione di un cammino culturale già avviato, durante il convegno di ieri sono state presentate due start-up sostenute dalla Fondazione come modello smart. La prima dal titolo “Scegliere Salute” è già un sito e insieme una applicazione per smartphone, utile a recensire le strutture ospedaliere presenti nell’intero Stivale, e messa a punto da due giovani gravinesi; l’altra “Gigart” è un modello di digitalizzazione dei dipinti presenti in Fondazione, a cura di altrettante professionalità locali.

Nello stesso quinquennio che approderà al centenario della nascita della Fondazione, è prevista anche l’apertura di un caffè letterario proprio all’interno dell’ente come luogo di aggregazione; contestualmente si provvederà all’allestimento di una “scatola nera” per l’installazione di opere da parte di chiunque vorrà valorizzare la propria arte; attenzioni rivolte anche alla rinascita degli spazi verdi donati dal Barone; massima fruizione del Castello Svevo grazie anche a quanti decideranno di organizzare nel maniero federiciano eventi e manifestazioni.

A presentare il progetto innovativo durante la tavola rotonda di ieri è stato Antonio Prota dalla Exiteam S.r.l. Spin Off-Università degli studi di Bari, alla presenza di Fabio Modesti, Direttore del Parco dell’Alta Murgia, Luigi Boccaccio, Direttore Gal Murgia più, Giuseppe De Mastro, docente della facoltà di Agraria, Università di Bari: enti, questi, con cui la Fondazione camminerà a braccetto.