BARI - Il “BAM festival” nasce da un’idea dello scrittore e critico musicale Nicola Gaeta, autore di “BAM, Il jazz oggi a New York”, volume pubblicato per i tipi di Caratteri Mobili e con i quali aveva in precedenza licenziato “Una preghiera tra due bicchieri di gin”. Sarà lo stesso Gaeta che, con il trombettista Fabio Morgera, curerà la direzione artistica.
Il progetto parte dall’osservazione del conformismo che ormai dilaga, almeno in Italia, in tutti quelli che continuano ad essere definiti jazz festival. L’idea innovativa è quella di divulgare, per la prima volta in Europa, il concetto di BAM, riunendo qui in Puglia, a Bari, alcuni degli artisti più rappresentativi che, attraverso la loro musica suonata in teatro, jam session itineranti per la città e anche momenti di discussione col pubblico e la stampa, ci faranno entrare in questo nuovo universo.
I musicisti invitati al festival sono i primi esponenti della filosofia BAM. Essi sono contrari ad essere definiti "jazzisti" in quanto la parola jazz per loro non è altro che un'etichetta di mercato, che non ha mai dato il giusto riconoscimento al popolo afroamericano e alla sua cultura.
Questa musica ha dei codici, pochi, dai quali è difficile distaccarsi. Un musicista, anche quello che si confronta con l'avant-garde, non può dimenticare che la Black Music deve possedere almeno due caratteristiche: gli accenti "giusti", su poliritmi di derivazione Afro, e il feeling del Blues.
La questione diventa di nuovo attuale grazie a questi giovani musicisti – Nicholas Payton, trombettista di New Orleans, è il loro headliner – che decidono di rimarcare il territorio chiamando la loro musica BAM, acronimo che sta per Black American Music, un universo in cui l'idioma afroamericano ha un ruolo fondamentale ma in cui convergono tutte le altre forme di musica nera come il Soul, l'Hip-Hop, l' R'n'B.
“B.A.M. Festival parte dall’idea di rappresentare la musica afroamericana – commenta il direttore artistico Nicola Gaeta –, un universo composito declinato in maniera variegata, che noi cercheremo di cogliere nelle sue diverse sfaccettature. Quest’anno sarà la sua dimensione più swingante a prendere il sopravvento – prosegue Gaeta –, per intenderci quello che molti ancora sono abituati a chiamare jazz, ma è nostra ferma intenzione allargare gli orizzonti e proporre anche concerti soul, hip-hop, r&b e tutto quello che ruota attorno a queste sonorità . B.A.M. Festival è anche un modo per prendere le distanze dal conformismo dilagante dei festival
jazz in Italia, sempre più concentrati sull’idea di fare numeri a scapito della qualità della proposta musicale. È questa la motivazione principale che dà lo start alle nostre scelte. Cerchiamo di riportare la musica al centro del nostro e del vostro interesse. Per questo – conclude Gaeta – ci aspettiamo dai media una presenza vigile e attenta”.
BAM, quindi, è uno spazio all'interno del quale si muovono musicisti moderni che mischiano la grande tradizione afroamericana con nuovi modi di approcciare la musica, uno spazio in cui si viaggia mischiando tutti i linguaggi collettivi che sono stati esplorati nel secolo scorso (il bop, il free, l'hip-hop, l'elettronica ) senza alcun tipo di prevaricazione razziale, checché se ne pensi, perché in questo spazio si possono muovere tutti (neri, bianchi, gialli, viola ecc.) l'importante è che si rispetti l'idea che questa è musica afroamericana, è black music, è BAM.
I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita al botteghino dell'Auditorium Showville e nelle rivendite autorizzate.
TICKET GIORNALIERO*:
Platea 1: Intero – € 40,00 + d.p. | Ridotto – € 35,00 + d.p.
Platea 2: Intero – € 35,00 + d.p. | Ridotto – € 30,00 + d.p.
*Il ticket dà diritto all’ingresso ai due concerti della serata e alla Bam Jam in programma
TICKET SINGOLO PER IL SECONDO CONCERTO SERALE*
Platea 1: Intero – € 22,00
Platea 2: Intero – € 19,00
*Il ticket è acquistabile al botteghino di Showville solo dopo l’inizio del primo concerto serale
ABBONAMENTO*
Platea 1: Intero – € 100,00 + d.p.
Platea 2: Intero – € 80,00 + d.p.
* l’abbonamento dà diritto all’ingresso ai due concerti e alla bam jam in programma
Tutte le notizie e il programma completo sul “BAMfestival” sono sul sito www.bamfestival.it
Il progetto parte dall’osservazione del conformismo che ormai dilaga, almeno in Italia, in tutti quelli che continuano ad essere definiti jazz festival. L’idea innovativa è quella di divulgare, per la prima volta in Europa, il concetto di BAM, riunendo qui in Puglia, a Bari, alcuni degli artisti più rappresentativi che, attraverso la loro musica suonata in teatro, jam session itineranti per la città e anche momenti di discussione col pubblico e la stampa, ci faranno entrare in questo nuovo universo.
I musicisti invitati al festival sono i primi esponenti della filosofia BAM. Essi sono contrari ad essere definiti "jazzisti" in quanto la parola jazz per loro non è altro che un'etichetta di mercato, che non ha mai dato il giusto riconoscimento al popolo afroamericano e alla sua cultura.
Questa musica ha dei codici, pochi, dai quali è difficile distaccarsi. Un musicista, anche quello che si confronta con l'avant-garde, non può dimenticare che la Black Music deve possedere almeno due caratteristiche: gli accenti "giusti", su poliritmi di derivazione Afro, e il feeling del Blues.
La questione diventa di nuovo attuale grazie a questi giovani musicisti – Nicholas Payton, trombettista di New Orleans, è il loro headliner – che decidono di rimarcare il territorio chiamando la loro musica BAM, acronimo che sta per Black American Music, un universo in cui l'idioma afroamericano ha un ruolo fondamentale ma in cui convergono tutte le altre forme di musica nera come il Soul, l'Hip-Hop, l' R'n'B.
“B.A.M. Festival parte dall’idea di rappresentare la musica afroamericana – commenta il direttore artistico Nicola Gaeta –, un universo composito declinato in maniera variegata, che noi cercheremo di cogliere nelle sue diverse sfaccettature. Quest’anno sarà la sua dimensione più swingante a prendere il sopravvento – prosegue Gaeta –, per intenderci quello che molti ancora sono abituati a chiamare jazz, ma è nostra ferma intenzione allargare gli orizzonti e proporre anche concerti soul, hip-hop, r&b e tutto quello che ruota attorno a queste sonorità . B.A.M. Festival è anche un modo per prendere le distanze dal conformismo dilagante dei festival
jazz in Italia, sempre più concentrati sull’idea di fare numeri a scapito della qualità della proposta musicale. È questa la motivazione principale che dà lo start alle nostre scelte. Cerchiamo di riportare la musica al centro del nostro e del vostro interesse. Per questo – conclude Gaeta – ci aspettiamo dai media una presenza vigile e attenta”.
BAM, quindi, è uno spazio all'interno del quale si muovono musicisti moderni che mischiano la grande tradizione afroamericana con nuovi modi di approcciare la musica, uno spazio in cui si viaggia mischiando tutti i linguaggi collettivi che sono stati esplorati nel secolo scorso (il bop, il free, l'hip-hop, l'elettronica ) senza alcun tipo di prevaricazione razziale, checché se ne pensi, perché in questo spazio si possono muovere tutti (neri, bianchi, gialli, viola ecc.) l'importante è che si rispetti l'idea che questa è musica afroamericana, è black music, è BAM.
I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita al botteghino dell'Auditorium Showville e nelle rivendite autorizzate.
TICKET GIORNALIERO*:
Platea 1: Intero – € 40,00 + d.p. | Ridotto – € 35,00 + d.p.
Platea 2: Intero – € 35,00 + d.p. | Ridotto – € 30,00 + d.p.
*Il ticket dà diritto all’ingresso ai due concerti della serata e alla Bam Jam in programma
TICKET SINGOLO PER IL SECONDO CONCERTO SERALE*
Platea 1: Intero – € 22,00
Platea 2: Intero – € 19,00
*Il ticket è acquistabile al botteghino di Showville solo dopo l’inizio del primo concerto serale
ABBONAMENTO*
Platea 1: Intero – € 100,00 + d.p.
Platea 2: Intero – € 80,00 + d.p.
* l’abbonamento dà diritto all’ingresso ai due concerti e alla bam jam in programma
Tutte le notizie e il programma completo sul “BAMfestival” sono sul sito www.bamfestival.it