BARI - L’Altra Puglia sarà presente nell’aula del Consiglio regionale, mercoledì 29 aprile, in occasione della seduta straordinaria e monotematica dedicata al fenomeno del disseccamento degli olivi. Parteciperemo a quella seduta per ribadire la nostra ferma contrarietà al Piano Silletti, all’eradicazione indiscriminata dei nostri ulivi, all’uso spregiudicato di pesticidi e fitofarmaci, ed all’eradicazione prevista per oleandro, rosmarino, ciliegio, mandorlo, pesco, albicocco, vinca, malva, portulaca, sorgo, acacia saligna, polygala myrtfolia, ginestra, westringia fruticosa, mirto, alaterno e alcune specie di quercia, in molte zone del Salento. Questa non è una terapia, questa è una strage dell’ecosistema salentino.
La cosa che maggiormente urta contro il buon senso è la scelta, operata dalla Regione Puglia, di applicare una terapia così devastante senza avere alcuna certezza sulla malattia. Sappiamo che molti ulivi stanno seccando; sappiamo che esiste sul nostro territorio una subspecie del batterio xylella; sappiamo che non si tratta della stessa specie che ha distrutto in California le coltivazioni di vite e agrumi; sappiamo che non si tratta della stessa specie per la quale la normativa europea prevede questo tipo di misure drastiche; sappiamo che il batterio viene veicolato da un insetto, noto come sputacchina. Sappiamo, inoltre, che gli ulivi colpiti dal disseccamento condividono anche altre condizioni comuni, come la presenza di determinati funghi e di un'altra specie di insetto, il rodilegno giallo. E sappiamo anche che l'uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci è dannosissimo per l’ambiente e per la salute degli esseri umani; vi sono, per di più, numerose evidenze che tale uso sconsiderato indebolisca le piante, rendendole maggiormente vulnerabili al disseccamento.
Punto. Tutto quello che la scienza, ad oggi, può dirci con un discreto grado di sicurezza si ferma qui. Non abbiamo alcuna certezza sulle cause del disseccamento degli ulivi; non abbiamo alcuna certezza sull’effettivo ruolo di questa sottospecie di xylella; non sappiamo che ruolo abbiano i funghi e il rodilegno giallo, presenti sugli ulivi malati. Sulle cause effettive del disseccamento, quindi, si continua a brancolare nel buio, ma nonostante questo la Regione ha deciso di procedere a questa assurda devastazione. Una pura follia.
Noi saremo nell’aula del Consiglio regionale, mercoledì prossimo, dalla parte del buon senso, a difesa degli ulivi e dell’ecosistema, contro la follia del Piano Silletti. E saremo con convinzione al fianco del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” che ha avviato una raccolta firme per chiedere una moratoria immediata sul Piano Silletti, allo scopo di acquisire maggiori certezze scientifiche sulle effettive cause del CoDIRO (Complesso del Disseccamento Rapido degli Olivi), approfondire le possibilità di contrasto al fenomeno offerte dall’applicazione di buone pratiche agricole, che alcune esperienze sembrano avallare, ed individuare soluzioni che non siano peggiori del male e che non portino a questa assurda strage ecologica.
La cosa che maggiormente urta contro il buon senso è la scelta, operata dalla Regione Puglia, di applicare una terapia così devastante senza avere alcuna certezza sulla malattia. Sappiamo che molti ulivi stanno seccando; sappiamo che esiste sul nostro territorio una subspecie del batterio xylella; sappiamo che non si tratta della stessa specie che ha distrutto in California le coltivazioni di vite e agrumi; sappiamo che non si tratta della stessa specie per la quale la normativa europea prevede questo tipo di misure drastiche; sappiamo che il batterio viene veicolato da un insetto, noto come sputacchina. Sappiamo, inoltre, che gli ulivi colpiti dal disseccamento condividono anche altre condizioni comuni, come la presenza di determinati funghi e di un'altra specie di insetto, il rodilegno giallo. E sappiamo anche che l'uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci è dannosissimo per l’ambiente e per la salute degli esseri umani; vi sono, per di più, numerose evidenze che tale uso sconsiderato indebolisca le piante, rendendole maggiormente vulnerabili al disseccamento.
Punto. Tutto quello che la scienza, ad oggi, può dirci con un discreto grado di sicurezza si ferma qui. Non abbiamo alcuna certezza sulle cause del disseccamento degli ulivi; non abbiamo alcuna certezza sull’effettivo ruolo di questa sottospecie di xylella; non sappiamo che ruolo abbiano i funghi e il rodilegno giallo, presenti sugli ulivi malati. Sulle cause effettive del disseccamento, quindi, si continua a brancolare nel buio, ma nonostante questo la Regione ha deciso di procedere a questa assurda devastazione. Una pura follia.
Noi saremo nell’aula del Consiglio regionale, mercoledì prossimo, dalla parte del buon senso, a difesa degli ulivi e dell’ecosistema, contro la follia del Piano Silletti. E saremo con convinzione al fianco del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” che ha avviato una raccolta firme per chiedere una moratoria immediata sul Piano Silletti, allo scopo di acquisire maggiori certezze scientifiche sulle effettive cause del CoDIRO (Complesso del Disseccamento Rapido degli Olivi), approfondire le possibilità di contrasto al fenomeno offerte dall’applicazione di buone pratiche agricole, che alcune esperienze sembrano avallare, ed individuare soluzioni che non siano peggiori del male e che non portino a questa assurda strage ecologica.