BARI - "Sono sconcertato e preoccupato. Una campagna elettorale sotto il segno della violenza è sempre sintomo di una democrazia fortemente in pericolo. Utilizzare il segno della X che contraddistingue gli ulivi da abbattere come segno di sfida e di minaccia nei confronti della candidata leccese Anna Grazia Maraschio, o inviare lettere di minacce alla candidata presidente Adriana Poli Bortone, significa aver travalicato qualsiasi limite. Al confronto civile e democratico non si può opporre l’intimidazione o l’avvertimento in perfetto stile mafioso. La libertà di espressione per tutti è una conquista da tutelare e un bene da difendere così come i nostri ulivi secolari. Alle candidate Maraschio e Poli Bortone va tutta la mia affettuosa solidarietà".