Nuova fortissima scossa in Nepal: 4 speleologi italiani dispersi (VIDEO)

(GUARDA IL VIDEO) - Quattro speleologi italiani del Soccorso alpino, in spedizione nel villaggio di Langtang, travolto da un'enorme valanga, non danno notizie di sé da ieri sera. Ad apprenderlo l'agenzia ANSA dal fratello di uno di loro, Giuseppe Antonini, di Ancona. Roberto Antonini ha parlato con il fratello mezz'ora prima del sisma, poi non ha più saputo nulla.

2263 VITTIME - Continua a salire drammaticamente, ora dopo ora, il bilancio delle vittime del terremoto che ha devastato il Nepal ieri.Secondo le ultime stime del governo nepalese, riportate dai media indiani, il numero dei morti è arrivato a 2500. I feriti sono 5.580. L'aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu e' nuovamente aperto ai voli internazionali che trasportano aiuti ed a quelli commerciali.

Intanto l'Unità di crisi della Farnesina prosegue il lavoro di verifica sulla presenza dei connazionali. Finora sono stati rintracciati oltre 300 italiani, che risultano incolumi. La loro presenza in Nepal è stata accertata anche grazie alla collaborazione delle autorità italiane in India. Le verifiche vengono rese difficili dalle condizioni delle comunicazioni telefoniche sul posto e dal fatto che molti italiani non si erano registrati sul sito dell'Unità di crisi www.dovesiamonelmondo.it.

IL DRAMMA - Una nuova fortissima scossa di terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito il Nepal alle 9.09 ora italiana. L'epicentro e' stato localizzato a 17 Km a sud di Kodar. Il sisma e' stato avvertito in tutta l'India settentrionale. "Siamo scappati tutti fuori dall'hotel Annapurna. La gente gridava e il pavimento dondolava come se si fosse sull'acqua". Questo il messaggio via Whatsapp dell'inviata dell'ANSA a Kathmandu subito dopo la nuova terribile scossa di terremoto in Nepal.

E il bilancio delle vittime del terremoto di ieri ha superato i 2000 morti. Ed è stata una notte di paura a Kathmandu per i sopravvissuti. "Ci sono state diverse scosse di assestamento, una notte orribile. Molte persone hanno dormito nelle loro auto o per strada", racconta all'ANSA Chris Decker, funzionario dell'Undp in Nepal, che ha passato la notte in macchina con la famiglia, compresi i due figli piccoli.

Intanto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni esprime la propria vicinanza al Nepal e segue costantemente lo sviluppo degli avvenimenti. Con l'obiettivo di contribuire alla drammatica situazione, riferisce una nota, il ministro ha subito disposto un aiuto di emergenza per un ammontare di 300.000 euro su fondi della Cooperazione. Il finanziamento verrà canalizzato attraverso la Federazione Internazionale della Croce Rossa e consentirà alla Croce Rossa nepalese di realizzare attività di primo soccorso.

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