MILANO - Spari e terrore nell'Aula del tribunale di Giustizia di Milano. Il bilancio è di più di una vittima. L'uomo che ha aperto il fuoco è un imputato italiano accusato di bancarotta ed ha ucciso 3 uomini, tra cui un avvocato e il giudice Fernando Ciampi, ucciso a colpi di pistola da un imputato all'interno della sua stanza. Altre due persone, coimputati del killer, sono ferite. Il magistrato colpito a morte era giudice della sezione fallimentare, mentre l'altra vittima è l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani.
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| L'attentatore Claudio Giardiello |
L'uomo che ha aperto il fuoco è Claudio Giardiello, un imputato italiano accusato di bancarotta che dopo essere fuggito in moto è stato arrestato dai carabinieri di Vimercate ed ora è ricoverato per un malore. "Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato", ha poi detto ai militari che lo hanno tratto in arresto. Tra le vittime anche
Giorgio Erba, suo coimputato nel processo
Il Palazzo di Giustizia di Milano è stato evacuato, molti erano già fuggiti e le forze dell'ordine hanno invitato tutti gli altri presenti ad uscire. Il giudice Ciampi è stato ucciso nella sua stanza al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Milano.
Ex moglie: Sono scioccata - "Mai avrei pensato che fosse così disperato, sono scioccata, non immaginavo che potesse fare una cosa simile". Sono le parole di Anna Siena, ex moglie di Claudio Giardiello. "Ora devo pensare soprattutto ai miei figli - ha aggiunto la donna - sono loro che devo proteggere dalle conseguenze più drammatiche". A casa di Anna Siena, ex moglie di Giardiello, nel pomeriggio si è recato il suo legale, Marcello Gasperini, che poi ha invitato i giornalisti a rispettare il dolore della famiglia.
Bordo (Pd): Dolore e choc, assurdo entrare armati - "Dolore per le vittime del Tribunale di Milano. E' assurdo che si possa entrare armati nel Palazzo di Giustizia. Accertare subito le responsabilità". Lo scrive, su Twitter, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
"Una persona sopra le righe" - ''E' una persona sopra le righe, ingestibile come cliente perché non ascoltava mai i consigli. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide''. Lo descrive così l'avvocato Valerio Maraniello di Claudio Giardiello, il killer che era era imputato per bancarotta. L'avvocato Maraniello ha spiegato di avere difeso Giardiello fino ad un paio di anni fa e poi di avere lasciato il mandato proprio perché era un cliente 'difficile'.
