di Nicola Zuccaro - Lo strombettio proveniente dalle navi ormeggiate presso le banchine attigue, accompagnata dall'intonazione del silenzio e dagli onori militari di un reggimento interforze, ha reso omaggio alle 400 vittime che persero la vita, alle ore 11.57 del 9
aprile 1945 a seguito dell'esplosione del piroscafo americano denominato Charles Henderson.
A settant'anni di distanza con una solenne cerimonia - suddivisa fra una conferenza di ordine storico e la lettura dei nomi vittime - presso la lapide commemorativa e retrostante il terminal crociere, è stato reso il doveroso omaggio da parte delle autorità civili, militari e religiose con la deposizione delle corone.
Presenti il Vice Sindaco di Bari, Vincenzo Brandi ed il Sottosegretario al Lavoro Sen. Massimo Cassano, oltre ad alcuni Sindaci dei Comuni della Provincia di Bari, per la commemorazione dei rispettivi concittadini periti in quella tragica esplosione.
Per l'occasione, è stata richiamata alle autorità intervenute, la necessità di riservare una dignitosa sepoltura alle vittime sia di nazionalità americana (militari), sia a quelle italiane ( civili nonché lavoratori portuali) sepolti, a tutt'oggi, presso una tomba "comune" presso il cimitero monumentale di Bari.
A settant'anni di distanza con una solenne cerimonia - suddivisa fra una conferenza di ordine storico e la lettura dei nomi vittime - presso la lapide commemorativa e retrostante il terminal crociere, è stato reso il doveroso omaggio da parte delle autorità civili, militari e religiose con la deposizione delle corone.
Presenti il Vice Sindaco di Bari, Vincenzo Brandi ed il Sottosegretario al Lavoro Sen. Massimo Cassano, oltre ad alcuni Sindaci dei Comuni della Provincia di Bari, per la commemorazione dei rispettivi concittadini periti in quella tragica esplosione.
Per l'occasione, è stata richiamata alle autorità intervenute, la necessità di riservare una dignitosa sepoltura alle vittime sia di nazionalità americana (militari), sia a quelle italiane ( civili nonché lavoratori portuali) sepolti, a tutt'oggi, presso una tomba "comune" presso il cimitero monumentale di Bari.