CERIGNOLA - Il 30 aprile 2015 Agenti del Nucleo Investigativo del Corpo forestale dello Stato di Foggia e del Comando Stazione di Manfredonia sono intervenuti in Cerignola presso il Canile comunale gestito dall’Associazione protezione animali al fine di svolgere accertamenti riguardanti la corretta gestione di strutture deputate al ricovero di cani randagi e per prevenire e reprime reati di maltrattamento animali. Le condizioni della struttura, dalle prime verifiche svolte dagli Agenti intervenuti con l’ausilio del Servizio Veterinario della ASL di zona, sono apparse da subito precarie e inadeguate al corretto ricovero di animali domestici. Lo rende noto il Corpo Forestale dello Stato di Foggia.
Le verifiche - prosegue la nota - venivano estese anche ad alcuni locali adibiti a ricovero per animali, di proprietà di una donna, di Cerignola, e all’interno di tali strutture risultavano essere custoditi oltre a vari cani, anche alcuni cavalli ed un cinghiale privi di microchip. Da una verifica documentale si è accertato che il canile risultava essere sprovvisto del nulla osta sanitario, mentre i 400 cani ospitati risultano essere ben oltre il limite numerico consentito.
Gli Agenti hanno constatato, inoltre, che all’interno delle strutture erano presenti anche numerosi cuccioli. Di fatto molti dei cani randagi in affidamento non erano stati neppure sottoposti ai minimi trattamenti sanitari, ovvero sterilizzazione e assistenza sanitaria prestata dal veterinario convenzionato con l’Associazione inesistente, vivevano in condizioni precarie ed inammissibili. Inoltre, a causa dell’assenza dei requisiti minimi di benessere animale e delle pessime condizioni igienico-sanitarie la struttura era stata già dichiarata non idonea dal competente Servizio Veterinario della ASL di Cerignola.
Al termine del controllo gli Agenti del Corpo Forestale procedevano a sottoporre a sequestro sanitario gli oltre 400 cani non regolarmente detenuti e l’intero canile rifugio. Al fine di garantire la sopravvivenza degli animali e la loro corretta cura l’intera struttura è stata messa nella disponibilità del sindaco di Cerignola, quale Autorità sanitaria comunale.
Sono in corso ulteriori indagini a carico della regolarità dell’Associazione e del rapporto convenzionale con il Comune, ormai scaduta da diverso tempo e mai rinnovata con l’Ente Comunale. Pertanto presidente e responsabili dell’Associazione venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento animali e truffa aggravata ai danni dell’ente comunale.
Tale attività di polizia rientra nell’azione di controllo che il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Foggia ha avviato su scala provinciale e mirata alla prevenzione e repressione dei reati a carico di animali, conclude la nota del Corpo Forestale.
Le verifiche - prosegue la nota - venivano estese anche ad alcuni locali adibiti a ricovero per animali, di proprietà di una donna, di Cerignola, e all’interno di tali strutture risultavano essere custoditi oltre a vari cani, anche alcuni cavalli ed un cinghiale privi di microchip. Da una verifica documentale si è accertato che il canile risultava essere sprovvisto del nulla osta sanitario, mentre i 400 cani ospitati risultano essere ben oltre il limite numerico consentito.
Gli Agenti hanno constatato, inoltre, che all’interno delle strutture erano presenti anche numerosi cuccioli. Di fatto molti dei cani randagi in affidamento non erano stati neppure sottoposti ai minimi trattamenti sanitari, ovvero sterilizzazione e assistenza sanitaria prestata dal veterinario convenzionato con l’Associazione inesistente, vivevano in condizioni precarie ed inammissibili. Inoltre, a causa dell’assenza dei requisiti minimi di benessere animale e delle pessime condizioni igienico-sanitarie la struttura era stata già dichiarata non idonea dal competente Servizio Veterinario della ASL di Cerignola.
Al termine del controllo gli Agenti del Corpo Forestale procedevano a sottoporre a sequestro sanitario gli oltre 400 cani non regolarmente detenuti e l’intero canile rifugio. Al fine di garantire la sopravvivenza degli animali e la loro corretta cura l’intera struttura è stata messa nella disponibilità del sindaco di Cerignola, quale Autorità sanitaria comunale.
Sono in corso ulteriori indagini a carico della regolarità dell’Associazione e del rapporto convenzionale con il Comune, ormai scaduta da diverso tempo e mai rinnovata con l’Ente Comunale. Pertanto presidente e responsabili dell’Associazione venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento animali e truffa aggravata ai danni dell’ente comunale.
Tale attività di polizia rientra nell’azione di controllo che il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Foggia ha avviato su scala provinciale e mirata alla prevenzione e repressione dei reati a carico di animali, conclude la nota del Corpo Forestale.