di Luca Losito - Fine dei giochi. Il sogno Poule Scudetto, per la Fidelis, s'è infranto ancor prima d'iniziare. Lo 0-0 con l'Akragas, maturato domenica sera in un Degli Ulivi freddo e semivuoto, è frutto dell'amaro verdetto giunto alla vigilia: azzurri eliminati, ancor prima di scendere in campo, in virtù del Ko con la Lupa Castelli Romani e di quella Coppa Disciplina che sarebbe stata considerata in caso di arrivo a pari punti. Una vera e propria beffa, anche perchè la logica avrebbe suggerito assoluta precedenza alla differenza reti.
Il risultato? Uno stadio con al massimo 1000 spettatori, una formazione piena zeppa di riserve e scarso agonismo in campo. Quasi una sorta di amichevole pre-estiva, questo è divenuto Fidelis-Akragas in seguito al beffardo verdetto che ha messo fuorigioco gli azzurri prima del match. Le occasioni sono fioccate da entrambe le parti, coi siciliani che hanno creato di più, anche in virtù delle maggiori motivazioni. Da segnalare, infatti, c'è pure una traversa degli ospiti. Primo tempo più frizzante, ripresa a ritmi bassi. Le due squadre si sono accontetate d'un pari che ha permesso ai siculi di passare il turno.
Note amare, poche. Certo, dispiace non aver potuto giocare con più stimoli l'ultima gara al Degli Ulivi, ma tant'è. Ora, in casa Fidelis, si guarda già al futuro. Favarin, corteggiato dal Pisa, squadra della sua città natia, potrebbe cedere al richiamo di casa. Lo seguirebbe il suo vice Langella, mentre resta in bilico il ds De Santis. Adesso, la palla, passa al club. Patron Fiore, già entrato nel cuore della città con questa storica promozione, sa bene che la Lega Pro non aspetta nessuno. Farsi trovare impreparati potrebbe costare carissimo.
Il risultato? Uno stadio con al massimo 1000 spettatori, una formazione piena zeppa di riserve e scarso agonismo in campo. Quasi una sorta di amichevole pre-estiva, questo è divenuto Fidelis-Akragas in seguito al beffardo verdetto che ha messo fuorigioco gli azzurri prima del match. Le occasioni sono fioccate da entrambe le parti, coi siciliani che hanno creato di più, anche in virtù delle maggiori motivazioni. Da segnalare, infatti, c'è pure una traversa degli ospiti. Primo tempo più frizzante, ripresa a ritmi bassi. Le due squadre si sono accontetate d'un pari che ha permesso ai siculi di passare il turno.
Note amare, poche. Certo, dispiace non aver potuto giocare con più stimoli l'ultima gara al Degli Ulivi, ma tant'è. Ora, in casa Fidelis, si guarda già al futuro. Favarin, corteggiato dal Pisa, squadra della sua città natia, potrebbe cedere al richiamo di casa. Lo seguirebbe il suo vice Langella, mentre resta in bilico il ds De Santis. Adesso, la palla, passa al club. Patron Fiore, già entrato nel cuore della città con questa storica promozione, sa bene che la Lega Pro non aspetta nessuno. Farsi trovare impreparati potrebbe costare carissimo.