ROMA - La Grecia non sarà in grado di pagare le rate del prestito del Fmi perché non ha i soldi per farlo: a riferirlo oggi il ministro dell'Interno Nikos Voutsis. "Le quattro rate per il Fondo Monetario Internazionale a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro. Questo denaro non sarà versato, perché non c'è", ha sostenuto.
L'uscita del paese dalla moneta unica "sarebbe l'inizio della fine per il progetto dell'euro": lo sostiene il ministro delle Finanze greco, Yannis Varoufakis in un'intervista alla Bbc come riporta Bloomberg. "Se ci si trova in un'unione monetaria - aggiunge - uscirne è catastrofico".
Varoufakis ha aggiunto durante l'intervista che il suo governo ha fatto «passi enormi» per favorire un accordo nel negoziato con le istituzioni internazionali e ha aggiunto che «ora spetta a queste istituzioni fare la loro parte».
«Gli siamo andati incontro a tre quarti del percorso, ora loro devono venirci incontro facendo quell'ultimo quarto», ha detto ancora.
"SCHAEUBLE INCURANTE DELL'EFFETTO DOMINO" - «L'Europa senza la Grecia sarebbe come un bambino senza il certificato di nascita». Così il capogruppo degli eurodeputati socialisti e democratici, Gianni Pittella, al rientro da Atene dove venerdì ha incontrato alcuni alti esponenti del governo greco tra cui il premier Alexis Tsipras. «Ci sono le condizioni per un accordo con i creditori, le posizioni sono vicine – ha detto Pittella al Sole 24 ore - ma c'è qualcuno che continua ad alzare l'asticella utilizzando le richieste dell'Fmi, posizioni che non tengono conto delle drammatiche condizioni sociali in cui versa la Grecia dopo quattro anni di pesante crisi economica e sociale».
L'uscita del paese dalla moneta unica "sarebbe l'inizio della fine per il progetto dell'euro": lo sostiene il ministro delle Finanze greco, Yannis Varoufakis in un'intervista alla Bbc come riporta Bloomberg. "Se ci si trova in un'unione monetaria - aggiunge - uscirne è catastrofico".
Varoufakis ha aggiunto durante l'intervista che il suo governo ha fatto «passi enormi» per favorire un accordo nel negoziato con le istituzioni internazionali e ha aggiunto che «ora spetta a queste istituzioni fare la loro parte».
«Gli siamo andati incontro a tre quarti del percorso, ora loro devono venirci incontro facendo quell'ultimo quarto», ha detto ancora.
"SCHAEUBLE INCURANTE DELL'EFFETTO DOMINO" - «L'Europa senza la Grecia sarebbe come un bambino senza il certificato di nascita». Così il capogruppo degli eurodeputati socialisti e democratici, Gianni Pittella, al rientro da Atene dove venerdì ha incontrato alcuni alti esponenti del governo greco tra cui il premier Alexis Tsipras. «Ci sono le condizioni per un accordo con i creditori, le posizioni sono vicine – ha detto Pittella al Sole 24 ore - ma c'è qualcuno che continua ad alzare l'asticella utilizzando le richieste dell'Fmi, posizioni che non tengono conto delle drammatiche condizioni sociali in cui versa la Grecia dopo quattro anni di pesante crisi economica e sociale».