Incidente Roma, è caccia ai rom. La Cei grida alla strumentalizzazione

ROMA - "L'etnia rom e' stata strumentalizzata per fini elettorali e scopi politici che possano generare uno scontro sociale, un vero e proprio percorso di odio che rischia di non essere controllato, ma di fomentare ulteriore violenze, se non addirittura altri morti". E' quanto denuncia una nota della Fondazione Migrantes, promossa dalla Cei. "L'episodio tragico e drammatico sulla strada nel quartiere Boccea non puo' che essere condannato fermamente", si apprende nel testo insieme all'auspicio che "le persone colpevoli dell'omicidio e del ferimento di altre, si costituiscano al piu' presto e si segua un percorso di giustizia e di pena certa".

Allo stesso tempo, Migrantes, afferma la nota, auspica pero' che "si finisca al piu' presto di incitare con frasi insensate e pericolose e gesti irresponsabili un percorso di odio razziale". Per Migrantes, dunque, la legalita' va difesa "unitamente al rispetto della dignita' di ogni persona, anche di una minoranza, non ancora riconosciuta nel nostro Paese, quale e' il popolo di 170.000 Rom che meritano il rispetto che si deve ad ogni persona".

Nel frattempo durante la notte sono state compiute una ventina di perquisizioni in due campi nomadi nella periferia nord della Capitale: quella di via della Monachina e di via Casal Lombroso. In particolare gli investigatori cercano due nomadi minorenni che si trovavano a bordo della Lancia Libra e che sono riusciti a fuggire a piedi dopo l'incidente. In manette e' finita, per il reato di concorso in omicidio volontario, una 17enne rom. Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti da Luigi Silico, hanno riascoltato i testimoni che hanno assistito al grave incidente e anche i nomadi del campo della Monachina.

Perquisite anche alcune abitazioni nella zona di Roma Nord. Al vaglio degli inquirenti anche una telecamera di via Battistini che ha ripreso solo in parte l'incidente.

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