Lecce: al via il 2° Festival di Archeologia Sperimentale
LECCE - La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Paleoes – eXperimentalTechArcheoDrome” in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune. Il festival si divide in due location della città: dal 21 al 22 maggio presso il Castello Carlo V e dal 23 al 24 maggio presso il Parco di Belloluogo.
“L’archeologia sperimentale– commenta l’Assessore Andrea Guido -è indissolubilmente legata alle tematicheambientali che a noi stanno a cuore. Attraverso questa disciplina si da valore al proprio territorio e al proprio ambiente in quanto facenti parte integrante della storia e delle risorse che l’uomo ha utilizzato nel suo percorso millenario. Ogni scavo archeologico non prescinde mai dallo studio del territorio e dalla tutela dell’ambiente circostanze, questo anche per ovvi motivi legati alle esigenze di conservazione dei reperti - Costituita da archeologi professionisti e specializzati nella disciplina dell’Archeologia Sperimentale, l’associazione Paleoes – eXperimentalTechArcheoDrome opera nel campo della didattica universitaria e della ricerca, vantando strette collaborazioni con istituti museali quali il Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
L’iniziativa si terrà nelle sue due prime giornate,21 e 22 Maggio, al Castello Carlo V di Lecce, e sarà rivolta in modo particolare a studenti e ricercatori universitari interessati al settore dell’archeologia sperimentalemediante unostagedal titolo: “L’INDUSTRIA LITICA. DALLA SPERIMENTAZIONE TECNOLOGICA ALLE ANALISI ARCHEOMETRICHE”.
Tale stage, non solo si prefigge uno scopo didattico/formativo, in particolare rivolto agli studenti, ma anche la possibilità diun confrontodisciplinare sulle metodologie sperimentali e diagnostiche tra gli specialisti e ricercatori dell’archeologia. Due giornate dedicate alla ricerca archeologica sperimentale al di fuori del contenitore universitario ma all’interno di un contenitore storico, archeologico e architettonico quale il Castello Carlo V.
Le due successive giornate del 23 – 24 Maggio si svolgeranno al Parco Cittadino di Belloluogo di Lecce e saranno rivolte al grande pubblico di curiosi, appassionatie neofiti dell’archeologia sperimentale, con l’obbiettivodi sensibilizzare, in particolar modo i bambini e ragazzi, ad apprezzare e leggere la storia dell’uomo anche attraverso gli oggetti che creava e utilizzava in passato, il tutto in un contesto naturalistico, quale il parco, e di gioco.Attraverso una serie di laboratori si assisterà e si parteciperà alla costruzione/riproduzione e utilizzo di manufatti antichi, nello specifico:
- SABATO 23 MAGGIO
• Primitivizie - Laboratorio di Archeobotanica.
In tale laboratorio saranno mostrate e simulate le tecniche antiche di coltivazione, raccolta e trasformazione di alcuni prodotti utilizzati anche in antico quali: i cereali e legumi.
• Dammi un osso e…ti dirò che animale sei! - Laboratorio di Archeozoologia.
In questo laboratorio si mostreranno le metodologie per riconoscere da un osso “archeologico” la specie di animale a cui apparteneva e l’utilizzo che ne era fatto trasformandolo in un oggetto quale: strumento musicale, spillone e ago per cucire, amo per la pesca, etc.
• Plasmando l’argilla - Laboratorio di ceramica.
Attraverso l’argilla da millenni si costruiscono manufatti per uso quotidiano o opere d’arte, attraverso tale laboratorio i nostri ospiti riprodurranno con la materia prima: vasetti, ciotole, elementi figulini, etc., con i metodi più antichi.
• Dalla materia all’oggetto - Laboratorio di analisi delle materie prime e degli oggetti finiti.
Una carrellata di materie prime di origine naturale e le trasformazioni che possono subire grazie all’ingegno e artifizio dell’uomo
• 3M: Mani, Manufatti e Manici- Laboratorio di scheggiatura della pietra.
Un laboratorio di scheggiatura della pietra utilizzando e riproducendo le tecniche di cui l’uomo preistorico è avvalsonella fattura dei suoi manufatti litici.
- DOMENICA 24 MAGGIO
• Non è bello ciò che è bello - Laboratorio di arte preistorica.
Il laboratorio di arte della preistoria attraverso le simulazioni di arte parietale, rupestre e painting, diffuse nelle più antiche grotte del Mediterraneo e del nostro Salento, come la Grotta dei Cervi a Badisco-Otranto, si proponedi mostrare le tecniche per la realizzazione dei pigmenti e il loro impiego, attraverso la riproduzione di figure d’ispirazione preistorica.
• Andar per mari - Laboratorio di navigazione antica
Dai primordi della storia dell’Homo sapiens, la voglia, la necessità e la curiosità di scoprire cosa c’è oltre una distesa d’acqua, lo ha portato alla costruzione delle prime e semplici imbarcazioni. Nel laboratorio “andar per mari”, oltre alle riproduzioni in scala delle imbarcazioni preistoriche, saranno spiegate le tecniche di navigazione utilizzate neitempi antichi.
• Reti, propulsori e zagaglie - Laboratorio di caccia e pesca
Non potranno mancare le riproduzioni e simulazioni di utilizzo delle armi da caccia e pesca utilizzate in preistoria. Dalla materia prima quali: il legno, la pietra, l’osso, l’uomo preistorico costruiva delle armi che gli consentivano di essere un predatore, anche di grandi mammiferi, e non più una preda. Si assisterà al lancio del propulsore, del giavellotto, al tiro con l’arco.
• Annodare la storia: aneddoti di vita di mare alla riscoperta delle antiche tradizioni (a cura di Associazione Magna Grecia Mare)
• Vestirsi di natura - Laboratorio di filatura e tessitura
Saranno riprodotte le tecniche di filatura e tessitura più antiche, utilizzando in particolare la lana quale materia prima da filare e strumenti come legno e ossa per procedere a una tessitura e fattura di un vestito preistorico.
Lo staff di ARCHEOFESTIVAL 2015
• Dott. Massimo Massussi, archeologo preistorico, Università di Roma“Sapienza”;
• Dott. Giorgio Trojsi, archeologo preistorico/archeometra, Università di Napoli“Suor Orsola Benincasa”;
• Dott.ssa Sonia Tucci, archeologa preistorica, Università di Roma “Sapienza”;
• Dott.ssa Antonia Sciancalepore, archeologa preistorica, Università di Roma“Sapienza”;
• Dott.ssa Gloria Mittica, archeologa classica, Università del Salento;
• Dott. Francesco Solinas, archeologo e archeobotanico, Università del Salento;
• Dott.ssa Anna Maria Solinas, archeologa e archeozoologa, Università del Salento;
• Dott.ssa Marina Pinna, storica/giornalista, Università di Sassari.
“L’archeologia sperimentale– commenta l’Assessore Andrea Guido -è indissolubilmente legata alle tematicheambientali che a noi stanno a cuore. Attraverso questa disciplina si da valore al proprio territorio e al proprio ambiente in quanto facenti parte integrante della storia e delle risorse che l’uomo ha utilizzato nel suo percorso millenario. Ogni scavo archeologico non prescinde mai dallo studio del territorio e dalla tutela dell’ambiente circostanze, questo anche per ovvi motivi legati alle esigenze di conservazione dei reperti - Costituita da archeologi professionisti e specializzati nella disciplina dell’Archeologia Sperimentale, l’associazione Paleoes – eXperimentalTechArcheoDrome opera nel campo della didattica universitaria e della ricerca, vantando strette collaborazioni con istituti museali quali il Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
L’iniziativa si terrà nelle sue due prime giornate,21 e 22 Maggio, al Castello Carlo V di Lecce, e sarà rivolta in modo particolare a studenti e ricercatori universitari interessati al settore dell’archeologia sperimentalemediante unostagedal titolo: “L’INDUSTRIA LITICA. DALLA SPERIMENTAZIONE TECNOLOGICA ALLE ANALISI ARCHEOMETRICHE”.
Tale stage, non solo si prefigge uno scopo didattico/formativo, in particolare rivolto agli studenti, ma anche la possibilità diun confrontodisciplinare sulle metodologie sperimentali e diagnostiche tra gli specialisti e ricercatori dell’archeologia. Due giornate dedicate alla ricerca archeologica sperimentale al di fuori del contenitore universitario ma all’interno di un contenitore storico, archeologico e architettonico quale il Castello Carlo V.
Le due successive giornate del 23 – 24 Maggio si svolgeranno al Parco Cittadino di Belloluogo di Lecce e saranno rivolte al grande pubblico di curiosi, appassionatie neofiti dell’archeologia sperimentale, con l’obbiettivodi sensibilizzare, in particolar modo i bambini e ragazzi, ad apprezzare e leggere la storia dell’uomo anche attraverso gli oggetti che creava e utilizzava in passato, il tutto in un contesto naturalistico, quale il parco, e di gioco.Attraverso una serie di laboratori si assisterà e si parteciperà alla costruzione/riproduzione e utilizzo di manufatti antichi, nello specifico:
- SABATO 23 MAGGIO
• Primitivizie - Laboratorio di Archeobotanica.
In tale laboratorio saranno mostrate e simulate le tecniche antiche di coltivazione, raccolta e trasformazione di alcuni prodotti utilizzati anche in antico quali: i cereali e legumi.
• Dammi un osso e…ti dirò che animale sei! - Laboratorio di Archeozoologia.
In questo laboratorio si mostreranno le metodologie per riconoscere da un osso “archeologico” la specie di animale a cui apparteneva e l’utilizzo che ne era fatto trasformandolo in un oggetto quale: strumento musicale, spillone e ago per cucire, amo per la pesca, etc.
• Plasmando l’argilla - Laboratorio di ceramica.
Attraverso l’argilla da millenni si costruiscono manufatti per uso quotidiano o opere d’arte, attraverso tale laboratorio i nostri ospiti riprodurranno con la materia prima: vasetti, ciotole, elementi figulini, etc., con i metodi più antichi.
• Dalla materia all’oggetto - Laboratorio di analisi delle materie prime e degli oggetti finiti.
Una carrellata di materie prime di origine naturale e le trasformazioni che possono subire grazie all’ingegno e artifizio dell’uomo
• 3M: Mani, Manufatti e Manici- Laboratorio di scheggiatura della pietra.
Un laboratorio di scheggiatura della pietra utilizzando e riproducendo le tecniche di cui l’uomo preistorico è avvalsonella fattura dei suoi manufatti litici.
- DOMENICA 24 MAGGIO
• Non è bello ciò che è bello - Laboratorio di arte preistorica.
Il laboratorio di arte della preistoria attraverso le simulazioni di arte parietale, rupestre e painting, diffuse nelle più antiche grotte del Mediterraneo e del nostro Salento, come la Grotta dei Cervi a Badisco-Otranto, si proponedi mostrare le tecniche per la realizzazione dei pigmenti e il loro impiego, attraverso la riproduzione di figure d’ispirazione preistorica.
• Andar per mari - Laboratorio di navigazione antica
Dai primordi della storia dell’Homo sapiens, la voglia, la necessità e la curiosità di scoprire cosa c’è oltre una distesa d’acqua, lo ha portato alla costruzione delle prime e semplici imbarcazioni. Nel laboratorio “andar per mari”, oltre alle riproduzioni in scala delle imbarcazioni preistoriche, saranno spiegate le tecniche di navigazione utilizzate neitempi antichi.
• Reti, propulsori e zagaglie - Laboratorio di caccia e pesca
Non potranno mancare le riproduzioni e simulazioni di utilizzo delle armi da caccia e pesca utilizzate in preistoria. Dalla materia prima quali: il legno, la pietra, l’osso, l’uomo preistorico costruiva delle armi che gli consentivano di essere un predatore, anche di grandi mammiferi, e non più una preda. Si assisterà al lancio del propulsore, del giavellotto, al tiro con l’arco.
• Annodare la storia: aneddoti di vita di mare alla riscoperta delle antiche tradizioni (a cura di Associazione Magna Grecia Mare)
• Vestirsi di natura - Laboratorio di filatura e tessitura
Saranno riprodotte le tecniche di filatura e tessitura più antiche, utilizzando in particolare la lana quale materia prima da filare e strumenti come legno e ossa per procedere a una tessitura e fattura di un vestito preistorico.
Lo staff di ARCHEOFESTIVAL 2015
• Dott. Massimo Massussi, archeologo preistorico, Università di Roma“Sapienza”;
• Dott. Giorgio Trojsi, archeologo preistorico/archeometra, Università di Napoli“Suor Orsola Benincasa”;
• Dott.ssa Sonia Tucci, archeologa preistorica, Università di Roma “Sapienza”;
• Dott.ssa Antonia Sciancalepore, archeologa preistorica, Università di Roma“Sapienza”;
• Dott.ssa Gloria Mittica, archeologa classica, Università del Salento;
• Dott. Francesco Solinas, archeologo e archeobotanico, Università del Salento;
• Dott.ssa Anna Maria Solinas, archeologa e archeozoologa, Università del Salento;
• Dott.ssa Marina Pinna, storica/giornalista, Università di Sassari.