di Nicola Ricchitelli - “In estate torniamo in tour, al basso ci sarà Stu Hamm. Ci sarà da divertirsi!”. Dalle prove del LiveKom 015 Stef Burns annuncia che in estate sarà in tour con la sua band per una serie di date open air, tra festival e località estive, organizzate da Ulive. Con Stef Burns League l’energia del palco è sempre contagiosa, lo show davvero coinvolgente e trascinante, ma la sorpresa è che questa volta al basso ci sarà Stu Hamm (Steve Vai, Frank Gambale, JoeSatriani). Oltre ai brani del nuovo disco Roots&Wings, in scaletta anche alcune famose cover songs e qualche brano dai dischi precedenti, il tutto amalgamato da una voce convincente, bei riff di chitarra e una potente sezione ritmica.
La band: Stef Burns voce e chitarra, Vince Pastano chitarra, Stu Hamm basso, Juan Van Emmerloot batteria.
D: Stef, il tuo ultimo album risale a qualche anno fa, cosa dobbiamo aspettarci da Stef Solista dopo il tour con Vasco?
R:«In questo momento come tutti ben sapete sono a lavoro al fianco di Vasco con le prove del suo nuovo tour, però allo stesso tempo sono molto concentrato sui pezzi che eseguiremo assieme alla mia band la Stef Burns League. Sicuramente in autunno inizierò a lavorare per la composizione del nuovo singolo e perché no, magari con 3-4 pezzi nuovi per un LP vinile. Sono felice di questo progetto mentre per il prossimo anno spero di poter lavorare sull’album vero e proprio».
D: Nell’ultimo lavoro tua moglie Maddalena Corvaglia è comparsa come autrice in alcuni tuoi brani: è un'esperienza che si ripeterà anche in futuro?
R:«Si, assolutamente si. Lei è molto brava nell’usare le parole nonché nell’elaborare concetti. Lei scrive il suo testo in italiano poi il mio compito diventa quello di rendere il concetto in inglese ed adattarlo alla cultura inglese, devo dire un binomio che funziona benissimo. Purtroppo quel pezzo a cui fai riferimento tu non siamo riusciti ad inserirlo nell’ultimo album primo perché è italiano e poi perché canto io e canto male in italiano (), visto che canto meglio in inglese, però vediamo in futuro».
D: Qual è la differenza tra il mettersi a disposizione di un artista con la propria chitarra e lo stare dietro ad un microfono?
R:«Beh direi che sono completamente due cose differenti, quando lavoro con il mio gruppo sono io a pensare a tutto, la composizione dei brani, gli arrangiamenti, è chiaro che la soddisfazione è enorme ma è anche vero che il lavoro e lo stress a cui si è sottoposti è maggiore. Quando lavoro con un artista come ad esempio Vasco possiamo dire che è addirittura molto più rilassante, conosco il mio lavoro e faccio quello che mi dicono loro cercando di mettere il mio stile dentro. Però ecco, sono belle entrambe le due situazioni».
D: Stef, da cosa si riconosce un tuo assolo?
R:«Ma questo non lo so. Io cerco di metterci sempre qualcosa che si possa riconoscere, che si possa cantare, cerco di metterci sempre comunque il cuore affinchè esca fuori qualcosa di bello».
D: Quale quello a cui più sei legato?
R:«Nell’ultimo disco ci sono due brani strumentali “Sky Angel” e “Us” dove ci assoli che a me piacciono molto, mentre con Vasco c’è l’assolo molto blues di “Dannate nuvole” che mi rendo molto orgoglioso, molto happy ()».
D: Qual è il segreto per restare al fianco di Vasco per circa vent’anni?
R:«Segreto? Questo non lo so, non credo esista un segreto, io ho cercato e cerco di fare sempre il mio lavoro nel miglior modo possibile. Diciamo che questa domanda è meglio girargliela a Vasco (). Però devo dire che forse la risposta sta nel feeling che si è creato sia a livello musicale e sia a livello umano tra di noi e tra noi musicisti».
D: Che Stef Burns aspettarci in questo “Live Kom 15” ?
R:«Sarà un tour molto bello, un tour molto forte se vogliamo, ci saranno tanti bei pezzi, devo dire che Vasco è in grandissima forma così come tutto il resto del gruppo».
D: A proposito di gruppo, c’è un clima molto famigliare tra di voi?
R:«Assolutamente si. Oramai siamo come fratelli, aldilà che essere buoni amici. Durante la tournee dividiamo oltre il nostro lavoro anche il tempo libero, un feeling che si estende anche in sala prove e sul palco».
D: Qual è il tuo rapporto con la Puglia?
R:«La Puglia oramai è la mia seconda casa, visto che c’è la famiglia di Mady che è diventata anche la mia famiglia, senza contare i tanti amici che ci sono qua. Inoltre suono spesso qui in Puglia, ho suonato in diverse città pugliesi, Bari, Foggia, Brindisi, Lecce».
D: Aldilà di Vasco, un artista con cui ti piacerebbe e sogni di collaborare in futuro?
R:«Paul McCartney senza ombra di dubbio. Se dovessi conoscerlo dagli il mio numero ok?».
Nessun problema, ma se lo conosci prima tu gli dai tu il mio numero così poi lo intervisto?
R:« Nessun problema, mi sembra un buon accordo »
La band: Stef Burns voce e chitarra, Vince Pastano chitarra, Stu Hamm basso, Juan Van Emmerloot batteria.
D: Stef, il tuo ultimo album risale a qualche anno fa, cosa dobbiamo aspettarci da Stef Solista dopo il tour con Vasco?
R:«In questo momento come tutti ben sapete sono a lavoro al fianco di Vasco con le prove del suo nuovo tour, però allo stesso tempo sono molto concentrato sui pezzi che eseguiremo assieme alla mia band la Stef Burns League. Sicuramente in autunno inizierò a lavorare per la composizione del nuovo singolo e perché no, magari con 3-4 pezzi nuovi per un LP vinile. Sono felice di questo progetto mentre per il prossimo anno spero di poter lavorare sull’album vero e proprio».
D: Nell’ultimo lavoro tua moglie Maddalena Corvaglia è comparsa come autrice in alcuni tuoi brani: è un'esperienza che si ripeterà anche in futuro?
R:«Si, assolutamente si. Lei è molto brava nell’usare le parole nonché nell’elaborare concetti. Lei scrive il suo testo in italiano poi il mio compito diventa quello di rendere il concetto in inglese ed adattarlo alla cultura inglese, devo dire un binomio che funziona benissimo. Purtroppo quel pezzo a cui fai riferimento tu non siamo riusciti ad inserirlo nell’ultimo album primo perché è italiano e poi perché canto io e canto male in italiano (), visto che canto meglio in inglese, però vediamo in futuro».
D: Qual è la differenza tra il mettersi a disposizione di un artista con la propria chitarra e lo stare dietro ad un microfono?
R:«Beh direi che sono completamente due cose differenti, quando lavoro con il mio gruppo sono io a pensare a tutto, la composizione dei brani, gli arrangiamenti, è chiaro che la soddisfazione è enorme ma è anche vero che il lavoro e lo stress a cui si è sottoposti è maggiore. Quando lavoro con un artista come ad esempio Vasco possiamo dire che è addirittura molto più rilassante, conosco il mio lavoro e faccio quello che mi dicono loro cercando di mettere il mio stile dentro. Però ecco, sono belle entrambe le due situazioni».
D: Stef, da cosa si riconosce un tuo assolo?
R:«Ma questo non lo so. Io cerco di metterci sempre qualcosa che si possa riconoscere, che si possa cantare, cerco di metterci sempre comunque il cuore affinchè esca fuori qualcosa di bello».
D: Quale quello a cui più sei legato?
R:«Nell’ultimo disco ci sono due brani strumentali “Sky Angel” e “Us” dove ci assoli che a me piacciono molto, mentre con Vasco c’è l’assolo molto blues di “Dannate nuvole” che mi rendo molto orgoglioso, molto happy ()».
D: Qual è il segreto per restare al fianco di Vasco per circa vent’anni?
R:«Segreto? Questo non lo so, non credo esista un segreto, io ho cercato e cerco di fare sempre il mio lavoro nel miglior modo possibile. Diciamo che questa domanda è meglio girargliela a Vasco (). Però devo dire che forse la risposta sta nel feeling che si è creato sia a livello musicale e sia a livello umano tra di noi e tra noi musicisti».
D: Che Stef Burns aspettarci in questo “Live Kom 15” ?
R:«Sarà un tour molto bello, un tour molto forte se vogliamo, ci saranno tanti bei pezzi, devo dire che Vasco è in grandissima forma così come tutto il resto del gruppo».
D: A proposito di gruppo, c’è un clima molto famigliare tra di voi?
R:«Assolutamente si. Oramai siamo come fratelli, aldilà che essere buoni amici. Durante la tournee dividiamo oltre il nostro lavoro anche il tempo libero, un feeling che si estende anche in sala prove e sul palco».
D: Qual è il tuo rapporto con la Puglia?
R:«La Puglia oramai è la mia seconda casa, visto che c’è la famiglia di Mady che è diventata anche la mia famiglia, senza contare i tanti amici che ci sono qua. Inoltre suono spesso qui in Puglia, ho suonato in diverse città pugliesi, Bari, Foggia, Brindisi, Lecce».
D: Aldilà di Vasco, un artista con cui ti piacerebbe e sogni di collaborare in futuro?
R:«Paul McCartney senza ombra di dubbio. Se dovessi conoscerlo dagli il mio numero ok?».
Nessun problema, ma se lo conosci prima tu gli dai tu il mio numero così poi lo intervisto?
R:« Nessun problema, mi sembra un buon accordo »