Un ordigno nucleare o qualche tonnellata di esplosivo, comunque sarà qualcosa di grande contro gli Usa. Si tratto dello scenario choc delineato dal reporter John Cantlie, ostaggio-megafono dell'Isis, nell'ultimo numero di Dabiq, la rivista del movimento. L'Isis, secondo Cantlie farà qualcosa che ridicolizzerà "gli attacchi del passato".
Il reporter inglese ostaggio dei jihadisti definisce l'ipotesi di un attacco con un ordigno nucleare 'importato' dal Pakistan negli Stati Uniti - attraverso la Libia, poi la Nigeria e infine il Sudamerica e il Messico, "sfruttando le tratte del traffico di droga ed esseri umani" - come uno scenario "improbabile", salvo poi mettere sul piatto "qualche tonnellata di esplosivo".
Il reporter inglese ostaggio dei jihadisti definisce l'ipotesi di un attacco con un ordigno nucleare 'importato' dal Pakistan negli Stati Uniti - attraverso la Libia, poi la Nigeria e infine il Sudamerica e il Messico, "sfruttando le tratte del traffico di droga ed esseri umani" - come uno scenario "improbabile", salvo poi mettere sul piatto "qualche tonnellata di esplosivo".