Pedofilia: gip, “parroco non controllava propri impulsi sessuali”

CAGLIARI - Erano in molti a sapere degli abusi di don Pascal, il sacerdote di 43 anni, parroco di Villamar, in provincia di Cagliari, arrestato ieri dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di diversi ragazzini. Anche i vertici della chiesa erano stati informati. E' quanto emerge dall'ordinanza firmata dal gip di Cagliari su richiesta del pm, dove il sacerdote, che viene definito "un soggetto privo di scrupoli", visto che somministrava un farmaco potenzialmente dannoso a minori di 18 anni, e "incapace di controllare i propri impulsi sessuali".

Sia a Mandas, dove il sacerdote era rimasto fino al 2012, che a Villamar, in tanti avevano notato che al prete piaceva circondarsi di adolescenti maschi. Il fatto che trattasse male e allontanasse le ragazze non era sfuggito, così in molti avevano iniziato a farsi domande su questo comportamento. Troppe le stranezze, tanto che un nonno aveva affrontato il religioso intimandogli di non toccare piu' suo nipote.

Il parroco mostrava film porno alle vittime e li narcotizzava. Molti sapevano, emerge dagli atti, che don Pascal praticava massaggi ai giovani lasciato a torso nudo. E di questi comportamenti erano state informate anche le alte sfere della chiesa: una delle vittime, sentita dagli inquirenti, ha detto che - una volta compreso quello che gli era successo - aveva inviato una lettera a Roma e una a mons.Miglio, arcivescovo di Cagliari, dal quale avrebbe ricevuto rassicurazioni in merito a un suo intervento nella vicenda. Don Manca nei giorni scorsi era stato subito sospeso.