Presentato a Bari “Sulla lettura - Tra gioco e impegno personale”

BARI - Si è svolta venerdì 29 maggio, nella scuola media di Lizzano, la presentazione del saggio Sulla lettura - Tra gioco e impegno personale di Cosimo e Antonio Rodia, Levante editori, Bari 2015, organizzata dal “Centro per la diffusione della lettura GRR”, dall’I.C. “Manzoni” e dall’Amministrazione comunale di Lizzano. Sono intervenuti la prof.ssa Chiara Vantaggiato, preside dell’IC “Manzoni”, il prof. Alberto Dati e, uno dei due Autori, il prof. Cosimo Rodia.

La preside nella sua prolusione ha colto, nel gioco e nel ruolo forte della famiglia, due capisaldi del saggio dei Rodia; due temi fondamentali attraverso i quali si configura una formazione di qualità: il gioco è capace di ridare un senso vero a ciò che i giovani fanno, un richiamo alla realtà, contro la dimensione virtuale imperante; la famiglia è il baluardo contro l’inautenticità in cui i ragazzi, sempre connessi alla rete web, sono immersi per via della falsità del mondo delle immagini che trasmette la facile generalizzazione e l’idea che tutto sia possibile; contro tali forme di degenerazioni, che portano a fallimenti educativi, ci soccorre, come dicono i Rodia, la letteratura valoriale che potrebbe trasmettere il senso della solidarietà, della sobrietà, dell’impegno, del sacrificio. Vantaggiato ha considerato affascinante la proposta della figura di docente-lettore capace di far perdere il ragazzo nella trama, immergendolo contestualmente nella bellezza.

Dati, partendo dagli indici disastrosi sulla frequenza della lettura in Italia, considera stimolante il riferimento ai diritti del lettore, ovvero la libertà di leggere dove, quando e come ognuno lo decida, ciò per non far perdere a nessuno la possibilità di compiere esperienze di evasione. Dati ha aggiunto che dal saggio emerge bene come la lettura di romanzi sia un’esperienza vicaria, con effetti concreti nella formazione del ragazzo; infine, ha apprezzato la trattazione del tema delle nuove tecnologie e delle nuove abitudini del ragazzo digitale, esprimendo la necessità di diffondere il senso della “lentezza”, attraverso cui si sedimenta la conoscenza, sia in famiglia sia tra i banchi di scuola, senza naturalmente demonizzare la tecnologia che rimane pur sempre un formidabile strumento di investigazione.

Cosimo Rodia, oltre a ringraziare i relatori e i presenti, ha ribadito che tutti siamo coinvolti nel creare le condizioni per rifondare un nuovo umanesimo. Tutti sono responsabili della felicità e della crescita dei giovani, per cui l’auspicio è che ci sia un progetto integrato tra tutti i soggetti educativi, per diffondere il piacere della lettura; ragion per cui l’Autore, anche presidente del “Centro”, si è impegnato pubblicamente a sostenere l’idea avanzata dalla preside di creare dei giovani lettori-dicitori che leggano ai più piccoli, nella costituenda biblioteca scolastica.

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