(GUARDA IL VIDEO) "Mai escluso che l'Italia sia a rischio terrorismo. Ho sempre detto che l'allerta è elevatissima, anche sull'uso dei barconi per l'infiltrazione di terroristi, pur se finora mancano riscontri": il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha informato la Camera sull'arresto del marocchino sospettato di essere coinvolto nella strage del Bardo a Tunisi, Abdel Majid Touil. "Un successo" - ha sottolineato il ministro, tanto più che non vi era nulla a suo carico al suo ingresso in Italia, tre mesi fa.
IL GIALLO DEL MAGHREBINO ARRESTATO - Sembrano esserci davvero pochissimi dubbi, ormai, sulla presenza Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso, giorno della strage terroristica al museo Bardo di Tunisi. E' quanto emerge dai primi accertamenti svolti dalla procura e dalle forze dell'ordine di Milano che hanno dato esecuzione al mandato di arresto internazionale dell'autorita' giudiziaria tunisina.
Ieri, intanto, sono stati sequestrati i registri della scuola di italiano che il giovane marocchino frequenta due volte alla settimana a Trezzano sul Naviglio, vicino a Milano. Dai documenti risultata Touil fosse in classe il giorno dell'attentato e a sostegno di cio' ci sono anche le testimonianze degli insegnanti del 'Centro provinciale per l'istruzione degli adulti Maestro A. Manzi'.
Il 22enne è ritenuto responsabile della pianificazione e dell'esecuzione materiale dell'attentato al Bardo. In casa sua, in via Pitagora, a Gaggiano (Milano) gli investigatori della Digos hanno trovato e sequestrato del materiale che sarà analizzato dall'intelligence.
Il giovane era già stato identificato nel febbraio 2015 a Porto Empedocle dopo essere arrivato con un barcone con altre 90 persone.
L'uomo, che risulta irregolare, è stato trovato a casa dei parenti che invece hanno un permesso di soggiorno. Carabinieri e polizia hanno eseguito un provvedimento dell'Autorità giudiziaria tunisina.
Le dichiarazioni ai media di familiari e persone vicine al giovane marocchino sembravano inizialmente escludere la sua presenza a Tunisi, ma i pm non avvalorerebbero questa ipotesi.
IL GIALLO DEL MAGHREBINO ARRESTATO - Sembrano esserci davvero pochissimi dubbi, ormai, sulla presenza Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso, giorno della strage terroristica al museo Bardo di Tunisi. E' quanto emerge dai primi accertamenti svolti dalla procura e dalle forze dell'ordine di Milano che hanno dato esecuzione al mandato di arresto internazionale dell'autorita' giudiziaria tunisina.
Ieri, intanto, sono stati sequestrati i registri della scuola di italiano che il giovane marocchino frequenta due volte alla settimana a Trezzano sul Naviglio, vicino a Milano. Dai documenti risultata Touil fosse in classe il giorno dell'attentato e a sostegno di cio' ci sono anche le testimonianze degli insegnanti del 'Centro provinciale per l'istruzione degli adulti Maestro A. Manzi'.
Il 22enne è ritenuto responsabile della pianificazione e dell'esecuzione materiale dell'attentato al Bardo. In casa sua, in via Pitagora, a Gaggiano (Milano) gli investigatori della Digos hanno trovato e sequestrato del materiale che sarà analizzato dall'intelligence.
Il giovane era già stato identificato nel febbraio 2015 a Porto Empedocle dopo essere arrivato con un barcone con altre 90 persone.
L'uomo, che risulta irregolare, è stato trovato a casa dei parenti che invece hanno un permesso di soggiorno. Carabinieri e polizia hanno eseguito un provvedimento dell'Autorità giudiziaria tunisina.
Le dichiarazioni ai media di familiari e persone vicine al giovane marocchino sembravano inizialmente escludere la sua presenza a Tunisi, ma i pm non avvalorerebbero questa ipotesi.