ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Saranno 72 gli atleti e oltre 20 le società sportive, provenienti da tutte le regioni del Sud, che prenderanno parte al “1° Trofeo Città di Orsara”, gara interregionale di Tiro con l’Arco che si terrà domenica 14 giugno 2015, dalle ore 9:00, negli spazi messi a disposizione dall’Agriturismo Monte Preisi. All’evento, riconosciuto dalla FITarco (Federazione Italiana Tiro con l’Arco) e valevole per l’assegnazione di punti utili alla conquista della Coppa Italia, sarà presente anche il presidente regionale della federazione, Antonio Fusti. Hanno già dato la loro adesione, procedendo all’iscrizione, società sportive di Campania, Abruzzo, Molise, oltre a compagini di Bari, Lecce e Taranto.
Il Trofeo, patrocinato dal Comune di Orsara, è organizzato dall’associazione sportiva Arcorsara, il sodalizio che, per quanto riguarda il tiro con l’arco, vanta la squadra più numerosa in provincia di Foggia, con 20 tesserati.
UNO SPORT IN GRANDE CRESCITA. Sono 22.478 gli atleti iscritti alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco (dati ufficiali FITarco). La regione con più tesserati è la Lombardia (4.415). In Puglia (668 iscritti), seconda regione del Sud per numero di tesserati (la Campania è la prima, nel Mezzogiorno, con 702 aderenti) questo tipo di disciplina sta crescendo anno dopo anno. L'obiettivo dell'arciere è quello di colpire con le frecce un bersaglio delimitato da 10 anelli concentrici il cui valore cresce di punteggio a mano a mano che dall'esterno si arriva verso il centro del bersaglio. Il centro perfetto vale 10 punti.
Nelle competizioni all'aperto il bersaglio è posizionato a distanze differenti che vanno dai 30 ai 90 metri quando partecipiamo a gare con gli atleti normodotati, mentre nelle competizioni Paralimpiche è utilizzata la distanza di 70 metri. Nelle competizioni al chiuso, le distanze sono di 18 e 25 metri. La grandezza del bersaglio varia a seconda della distanza.
UNA DISCIPLINA DOVE TUTTI SONO UGUALI. Il tiro con l'arco è l'unica disciplina Olimpica che pone tutti gli atleti sullo stesso piano. Atleti Paralimpici e Atleti Olimpici tirano con le stesse attrezzature e sulle medesime distanze. Non vi sono assolutamente differenze di sorta. L’arco e gli accessori sono tarati specificamente per la singola fisicità e crescono di livello in base alle necessità e all'esperienza dell'atleta. Quando si comincia, arco, frecce e materiali necessari vengono forniti gratuitamente dalle strutture o compagnie dove si tengono i corsi, con il fine di imparare a maneggiare al meglio le attrezzature stesse ma soprattutto trovare il giusto equilibrio tra attrezzo e atleta.
Il tiro con l’arco è uno sport da praticare sia in palestra che all'aperto, senza interruzioni, per tutto l'anno e con qualunque condizione meteo. Il tiro con l'Arco è uno sport di aggregazione e può essere praticato indistintamente da tutta la famiglia. Si può iniziare a 9 anni e continuare fino ai 90 e più. Il tiro con l'Arco è uno degli sport con il più basso tasso di incidenti in assoluto, grazie alle rigorose norme di sicurezza che vengono insegnate e applicate. L’arco è un attrezzo sportivo ma non è classificato come arma e può accompagnare l’arciere senza particolari restrizioni. La disciplina del Tiro con l'Arco è consigliata da fisiatri e neurologi per la sua funzione terapeutica e riabilitativa. Si svolge per buona parte all’aria aperta e stimola l’autonomia personale garantendo la socializzazione in un ambiente sportivo senza barriere mentali.
Il Trofeo, patrocinato dal Comune di Orsara, è organizzato dall’associazione sportiva Arcorsara, il sodalizio che, per quanto riguarda il tiro con l’arco, vanta la squadra più numerosa in provincia di Foggia, con 20 tesserati.
UNO SPORT IN GRANDE CRESCITA. Sono 22.478 gli atleti iscritti alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco (dati ufficiali FITarco). La regione con più tesserati è la Lombardia (4.415). In Puglia (668 iscritti), seconda regione del Sud per numero di tesserati (la Campania è la prima, nel Mezzogiorno, con 702 aderenti) questo tipo di disciplina sta crescendo anno dopo anno. L'obiettivo dell'arciere è quello di colpire con le frecce un bersaglio delimitato da 10 anelli concentrici il cui valore cresce di punteggio a mano a mano che dall'esterno si arriva verso il centro del bersaglio. Il centro perfetto vale 10 punti.
Nelle competizioni all'aperto il bersaglio è posizionato a distanze differenti che vanno dai 30 ai 90 metri quando partecipiamo a gare con gli atleti normodotati, mentre nelle competizioni Paralimpiche è utilizzata la distanza di 70 metri. Nelle competizioni al chiuso, le distanze sono di 18 e 25 metri. La grandezza del bersaglio varia a seconda della distanza.
UNA DISCIPLINA DOVE TUTTI SONO UGUALI. Il tiro con l'arco è l'unica disciplina Olimpica che pone tutti gli atleti sullo stesso piano. Atleti Paralimpici e Atleti Olimpici tirano con le stesse attrezzature e sulle medesime distanze. Non vi sono assolutamente differenze di sorta. L’arco e gli accessori sono tarati specificamente per la singola fisicità e crescono di livello in base alle necessità e all'esperienza dell'atleta. Quando si comincia, arco, frecce e materiali necessari vengono forniti gratuitamente dalle strutture o compagnie dove si tengono i corsi, con il fine di imparare a maneggiare al meglio le attrezzature stesse ma soprattutto trovare il giusto equilibrio tra attrezzo e atleta.
Il tiro con l’arco è uno sport da praticare sia in palestra che all'aperto, senza interruzioni, per tutto l'anno e con qualunque condizione meteo. Il tiro con l'Arco è uno sport di aggregazione e può essere praticato indistintamente da tutta la famiglia. Si può iniziare a 9 anni e continuare fino ai 90 e più. Il tiro con l'Arco è uno degli sport con il più basso tasso di incidenti in assoluto, grazie alle rigorose norme di sicurezza che vengono insegnate e applicate. L’arco è un attrezzo sportivo ma non è classificato come arma e può accompagnare l’arciere senza particolari restrizioni. La disciplina del Tiro con l'Arco è consigliata da fisiatri e neurologi per la sua funzione terapeutica e riabilitativa. Si svolge per buona parte all’aria aperta e stimola l’autonomia personale garantendo la socializzazione in un ambiente sportivo senza barriere mentali.