“Questa è stata l’occasione per verificare l’andamento dei lavori che nei prossimi due anni consentiranno di realizzare circa 200 nuovi alloggi sociali destinati agli aventi diritto secondo la vigente graduatoria approvata lo scorso mese di ottobre - che conta attualmente 1954 iscritti - ha spiegato il vicesindaco Brandi -. Nel dettaglio, si tratta di 41 alloggi a Carbonara, e 38 in via Bruno Buozzi, il cui termine dei lavori è previsto per gennaio 2016, e 112 alloggi a Sant'Anna, la cui consegna è prevista per marzo 2017, per un totale di 191 nuove case, di elevato standard abitativo, che potranno far fronte all'emergenza abitativa che ha il volto delle tante persone che sono in difficoltà e che ogni giorno si rivolgono a noi. In questo modo saremo in grado di dare una risposta concreta al disagio che colpisce migliaia di persone, e che sembra non voler allentare la presa sulla nostra città”.
Il direttore dell’ARCA Puglia Sabino Lupelli ha presentato i prossimi interventi: “In questi mesi abbiamo lavorato proficuamente con la Regione Puglia e l’amministrazione comunale e i frutti di questo lavoro saranno tangibili già nei prossimi mesi, e proseguiranno nei prossimi anni grazie agli investimenti programmati. Siamo pronti a partire infatti con altri cantieri di alloggi di edilizia sovvenzionata: 8 alloggi a San Pio, il cui cantiere sarà inaugurato a gennaio 2017, 109 alloggi già finanziati a San Girolamo, la cui gara sarà pronta già il prossimo mese e 198 ulteriori nuovi alloggi a Sant'Anna, in base a quanto verrà stabilito dalla convenzione che sarà siglata nei prossimi tra Comune di Bari, Arca Puglia e Regione Puglia”.
“Dare finalmente una casa a chi ne ha bisogno - spiega infine il sindaco Decaro - è un'altra faccia del sistema di welfare che stiamo costruendo. Con questi alloggi stiamo cercando di rispondere alle esigenze vecchie e nuove di cittadini aventi diritto da anni, o che per cause sopraggiunte oggi si trovano in difficoltà. Tra i nostri programmi futuri c’è quello di sperimentare forme di housing sociale che permettano a quelle persone che non rientrano nei parametri delle graduatorie degli alloggi sociali ma che non possono pagare canoni di locazione a prezzi di mercato di accedere a nuove abitazioni attraverso un canone calmierato”.
