Clamoroso: gare comprate, arrestato presidente del Catania
ROMA - Un altro scandalo di calcioscommesse scuote il mondo dello sport italiano. Ci sono anche il presidente, Antonino Pulvirenti, il suo vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo del Catania Daniele Delli Carri, tra gli arrestati dalla Polizia di Stato nell'inchiesta su presunte gare comprate. La Digos della questura gli ha notificato un provvedimento agli arresti domiciliari per truffa e frode sportiva. A renderlo noto l'Ansa.
La Polizia sta eseguendo 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio di Serie B appena concluso per consentire alla squadra di vincere ed evitare la retrocessione. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catania. Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania. L'indagine è stata condotta dalla Digos in collaborazione con la Polizia postale.
"L'inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catania, che ha portato all'arresto dei dirigenti del Catania Calcio, è un pugno allo stomaco per una città che ha sperato fino alla fine nella ripartenza della propria squadra e per i tifosi che ancora credono nel calcio vero, sano. Sono sicuro che l'inchiesta dei magistrati catanesi farà piena luce sul coinvolgimento di Pulvirenti, Cosentino e Delli Carri, per il bene della società, dei tifosi, dei dipendenti e della nostra città". Lo dice il parlamentare catanese del Partito Democratico Giuseppe Berretta. "Certo - aggiunge - se dovessero essere accertate le responsabilità pesanti di cui si parla, Catania tutta subirà un grave danno. Seguiremo la vicenda da vicino, con un'attenzione particolare ai tanti lavoratori della squadra rossazzurra".
La Polizia sta eseguendo 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio di Serie B appena concluso per consentire alla squadra di vincere ed evitare la retrocessione. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catania. Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania. L'indagine è stata condotta dalla Digos in collaborazione con la Polizia postale.
"L'inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catania, che ha portato all'arresto dei dirigenti del Catania Calcio, è un pugno allo stomaco per una città che ha sperato fino alla fine nella ripartenza della propria squadra e per i tifosi che ancora credono nel calcio vero, sano. Sono sicuro che l'inchiesta dei magistrati catanesi farà piena luce sul coinvolgimento di Pulvirenti, Cosentino e Delli Carri, per il bene della società, dei tifosi, dei dipendenti e della nostra città". Lo dice il parlamentare catanese del Partito Democratico Giuseppe Berretta. "Certo - aggiunge - se dovessero essere accertate le responsabilità pesanti di cui si parla, Catania tutta subirà un grave danno. Seguiremo la vicenda da vicino, con un'attenzione particolare ai tanti lavoratori della squadra rossazzurra".
"Abbiamo la massima fiducia nella magistratura catanese. Il presidente è certo di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti", sottolinea l'avvocato Giovanni Grasso, difensore di Pulvirenti.
"Il presidente intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva", aggiunge il legale.