Michele Emiliano è il nuovo presidente della Regione Puglia. “Laricchia assessore all'Ambiente”. Ma Grillo dice no
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+ Intervista a Michele Emiliano: “I pugliesi mi hanno chiesto di non fare chiacchiere ma solo quello che dico”
I NUMERI DELLA VITTORIA - E' il due volte sindaco di Bari il neo governatore pugliese Michele Emiliano. Emiliano vince con oltre il 47% delle preferenze. A seguire la candidata grillina Antonella Laricchia con il 18,4%. Anche Francesco Schittulli (centrodestra) si è attestato al 18% delle preferenze. Adriana Poli Bortone si ferma invece al 14,4%.
"Da domani si lavora con intensità. Abbiamo cambiato la storia di questa regione. Eravamo l'Emilia nera, ora si vince dal 2004. Grazie a tutti!". E' il tweet che Emiliano, neo presidente della Regione Puglia, ha lanciato subito dopo aver appreso della sua vittoria.
Il neo governatore subito dopo le proiezioni che lo davano vincitore ha annunciato inoltre di voler conferire l'incarico assessore regionale all'Ambiente ad Antonella Laricchia.
Regionali, Stefàno: “Quando il centrosinistra è unito esprime le performance migliori. Significativa la vittoria di Emiliano” - “Risultato significativamente robusto, rinnovo gli auguri di buon lavoro a Michele e a tutto il centrosinistra”: così il senatore Dario Stefàno, coordinatore della lista Noi a Sinistra per la Puglia, commenta i dati delle regionali in Puglia.
“La leadership forte di Michele - prosegue - unita ai dieci anni di buon governo consentono alla Puglia, senza equivoci, di confermare il centrosinistra al governo della Regione, con una robusta performance, che emerge a prescindere dalle divisioni del centrodestra”.
“Noi a Sinistra per la Puglia col suo risultato, sebbene non ancora definitivo, conferma la lealtà che abbiamo dimostrato al centrosinistra ed al risultato delle primarie, e la bontà di un progetto politico nuovo, capace di tenere insieme ma anche di rinnovare le energie di questi ultimi dieci anni”.
“Il dato vicino al 7% che si va consolidando - prosegue ancora Stefàno - consente di mantenere la continuità con l’esperienza conclusa e conferma l’importanza di un centrosinistra plurale, che ora potrà irrobustire i traguardi raggiunti, rilanciare i grandi temi evocati e, soprattutto, risolvere le vertenze ancora aperte”.
“Guardando più in generale i dati in tutte le regioni – conclude – si ha la conferma che quando il centrosinistra è unito riesce ad esprimere le performance migliori, perché si dimostra capace di intercettare e dare risposte credibili alle aspettative ed alle criticità che vivono i territori e le comunità”.