BARI - Dalle ore 6.00 del mattino, ha preso il via oggi il presidio dei lavoratori dell’Ipercoop di Santa Caterina a Bari. L’agitazione dei dipendenti (147 in tutta l’area sud, Puglia e Basilicata) è dovuta al rischio occupazionale per via della decisione dell’azienda Coop Estense di esternalizzare alcuni servizi, quali ad esempio il settore vendita. Alla manifestazione hanno partecipato tutti i sindacati, confederali ed autonomi, che hanno potuto contare sull’appoggio morale delle neo-consigliere regionali Antonella Laricchia e Viviana Guarini (M5S) nonché dei portavoce al municipio di Bari, Davide De Lucia, Vito Saliano e Italo Carelli (M5S).
Al dichiarato stato di crisi, legato a perdite, comunicato dall’azienda, i sindacati hanno replicato con una proposta di tagli temporanei al contratto integrativo, così da recuperare 1,3 milioni di euro (maggiorazioni domenicali, buoni pasto, ROL) e fare in modo di distribuire i sacrifici a tutti i livelli, direttivi compresi. Il tutto al fine di evitare l’esternalizzazione e la mobilità . L’azienda, però, si è mostrata ostica sin dalle prime battute, fino a presentare ai sindacati, appena pochi giorni fa, un comunicato informale dove veniva ribadita la possibilità di esternalizzare, garantendo tutela da mobilità e cassa integrazione. Contemporaneamente, a Roma, si sta tenendo il tavolo tra Coop, sindacati e ministero del Lavoro, a partire dalle ore 11.00.
“Quando un’azienda è in crisi – commentano le neo-consigliere regionali Antonella Laricchia e Viviana Guarini (M5S) – è giusto che, se son necessari sacrifici, questi debbano essere distribuiti in maniera equa a tutti i livelli, quadri e direttivi compresi, e non devono sempre e solamente pesare sulle fasce più deboli. Ai lavoratori in sciopero va tutta la nostra solidarietà , nonché la nostra promessa di impegno non appena entreremo nel consiglio regionale pugliese”.
Al dichiarato stato di crisi, legato a perdite, comunicato dall’azienda, i sindacati hanno replicato con una proposta di tagli temporanei al contratto integrativo, così da recuperare 1,3 milioni di euro (maggiorazioni domenicali, buoni pasto, ROL) e fare in modo di distribuire i sacrifici a tutti i livelli, direttivi compresi. Il tutto al fine di evitare l’esternalizzazione e la mobilità . L’azienda, però, si è mostrata ostica sin dalle prime battute, fino a presentare ai sindacati, appena pochi giorni fa, un comunicato informale dove veniva ribadita la possibilità di esternalizzare, garantendo tutela da mobilità e cassa integrazione. Contemporaneamente, a Roma, si sta tenendo il tavolo tra Coop, sindacati e ministero del Lavoro, a partire dalle ore 11.00.
“Quando un’azienda è in crisi – commentano le neo-consigliere regionali Antonella Laricchia e Viviana Guarini (M5S) – è giusto che, se son necessari sacrifici, questi debbano essere distribuiti in maniera equa a tutti i livelli, quadri e direttivi compresi, e non devono sempre e solamente pesare sulle fasce più deboli. Ai lavoratori in sciopero va tutta la nostra solidarietà , nonché la nostra promessa di impegno non appena entreremo nel consiglio regionale pugliese”.