Taranto, al via le bonifiche: ieri il punto della situazione con la cittadinanza

di Mauro Guitto - Ieri a Taranto, presso la sede della Circoscrizione del Quartiere Tamburi, nell'ambito del progetto "Terra pulita" voluto dal Comune di Taranto per mantenere un filo diretto con i cittadini, si è tenuto un incontro informativo tra la cittadinanza e l'impresa Axa Srl di Lecce (rappresentata da due ingegneri) che ha vinto l'appalto per eseguire la bonifica del quartiere Tamburi. Lo scopo dell'incontro che si terrà nuovamente il 9 giugno alle ore 16:  illustrare le attività di risanamento programmate e fare il punto della situazione dei lavori che sono già cominciati.

Erano attesi anche alcuni rappresentanti del Comune di Taranto di cui invece non si sono avute notizie eccetto la presenza dell'architetto che dirige le operazioni per conto dell'Amministrazione comunale. Abbiamo dato un'occhiata al sito all'uopo predisposto (www.tamburiterrapulita.co). Sul sito si possono leggere le rilevazioni in tempo reale delle centraline, si possono vedere le foto dei lavori e il countdown che indica quanti giorni mancano al termine delle bonifiche.

Vengono indicate le operazioni di risanamento (alcune delle quali sono già state eseguite) che comprendono: la predisposizione della recinzione della zona oggetto di bonifica, l'installazione della tensostruttura, lo scavo e la rimozione  di 30cm di terreno, il posizionamento di una macchina nebulizzatrice per evitare la dispersione delle polveri nell'atmosfera, l'attivazione di un sistema di monitoraggio in tempo reale delle polveri disperse nell'aria, il reinterro con terreno vegetale di 30cm, il trasporto del terreno rimosso presso impianti autorizzati. Al termine di tutte queste operazioni verranno riconsegnate alla città le aree bonificate.

Abbiamo anche letto gli obiettivi del piano di comunicazione con la cittadinanza. Tutto molto bello vero? Totò direbbe sarcasticamente "Ma mi faccia il piacere!". Peccato però che alcuni cittadini ci informano che, in alcuni momenti, le operazioni di rimozione della terra stiano comunque provocando la dispersione delle polveri... il tutto mentre ignari cittadini seguono dai balconi delle loro abitazioni le operazioni di bonifica a una decina di metri inalando nei polmoni tutto quanto (tanto per cambiare!). Non vogliamo fare terrorismo, probabilmente si tratta di una temporanea disattenzione degli addetti o qualcuno ha visto male (?)... auguriamocelo, ma sarebbe bene che qualche "anima pia" avvisasse gli abitanti di chiudere le finestre! Una riflessione va fatta. Che senso ha spendere milioni di euro per una bonifica in un'area che è comunque sottoposta a costante inquinamento? Tutto ciò avrebbe avuto senso (ed efficacia!) qualora fossero state fermate ed eliminate le fonti inquinanti ma così non è stato fatto. Inoltre vengono bonificate aree considerate da bonificare mentre altre no.

Ma è l'intero quartiere a essere inquinato. Una zona presumibilmente meno inquinata di altre (o considerata tale sulla base di determinati parametri di allarme predefiniti) è pur sempre inquinata. Quindi che senso ha bonificare parzialmente un quartiere "a zone"? Qualcuno ha definito tutto questo "una farsa". Noi aggiungiamo che la farsa è a monte: dai famosi decreti "salva-Ilva", dalle considerazioni di Renzi sull'importanza e sul ruolo fondamentale della siderurgia italiana a spese di una città intera, dall'approvazione di una legge sugli ecoreati con l'aggiunta dell'ormai famoso avverbio "abusivamente" per creare una scappatoia per chi inquina, dalla eccessiva soddisfazione del M5S per la legge appena approvata che, sebbene fosse il frutto di un impegno e interesse politico ambientale mai (o marginalmente) visto negli ultimi 50 anni, avrebbe potuto essere quasi perfetto e realmente efficace senza quell'avverbio che rappresenta un pesante sospetto sul reale interesse di Grillo per la situazione ambientale di Taranto visto che mai ha parlato di chiusura di Ilva nè tantomeno di quei settori del siderurgico che maggiormente inquinano.

Consideriamo pure che alla regione Puglia a Nichi Vendola è appena subentrato il neoeletto Michele Emiliano che in un "vis a vis" con Cataldo Ranieri dei Liberi e Pensanti ha apertamente detto di non conoscere la situazione di Taranto (ha promesso di recuperare nel caso fosse diventato Presidente della Regione Puglia... è stato eletto e i tarantini non dimenticano). Situazione già di per sè assurda perchè come si fa a non conoscere una situazione così delicata e importante di una città che dista dalla sua Bari appena 80/90 km... se si vuole diventare Presidente della Regione Puglia?!?

All'incontro di ieri erano presenti, tra gli altri e tra i cittadini, alcuni rappresentati dei Verdi, del Comitato Quartiere Tamburi e dei Cittadini Liberi e Pensanti che hanno espresso agli ingegneri i dubbi che anche noi stiamo esprimendo sull'efficacia e la logicità di questi interventi di bonifica. Nessuno ha saputo/voluto dare delle risposte esaustive e convincenti. Del resto loro sono coloro che hanno devono "eseguire il compito". Insieme a loro, come detto, avrebbero dovuto esserci le istituzioni locali, visto che hanno parlato di trasparenza e rapporto costante con i cittadini. Evidentemente considerano efficaci gli interventi di bonifica e tutti stanno già cercando casa nel quartiere che tra meno di 2 mesi sarà pulito come la più vivibile delle città del mondo.