BARI - L'on. Michele Pelillo (Pd) interviene sulla vertenza Teleperformance e sul futuro occupazionale degli operatori del call center di Taranto, alla vigilia del tavolo ministeriale convocato giovedì 25 giugno.
Pelillo dichiara: “L'incontro di domani al Ministero del Lavoro è molto importante e sono molto fiducioso per il suo esito. C'è lo spazio per chiudere la trattativa con reciproca soddisfazione tra le parti, con l'aiuto determinante del Governo. Conosco bene il dossier e in questi giorni mi sono confrontato molto col Governo, a riflettori spenti - come prediligo -, ed in modo particolare con la sottosegretaria Bellanova chiamata da Renzi a sbrogliare anche questa matassa tarantina.
Ci sono, quindi, le condizioni per far bene e ritrovare serenità , ma è necessario abbassare i toni del confronto. Bisogna riconoscere le reciproche esigenze, quelle sacrosante dei lavoratori e quelle dell'azienda che non può continuare a produrre perdite e a perdere competitività .
I falchi, da una parte e dall'altra, devono abbassare le ali e cortesemente farsi da parte. Devono essere isolati gli eccessivi protagonismi dei singoli che rischiano di pregiudicare l'interesse dei molti. Non tiriamo troppo la corda perché la corda si può spezzare e - in quel caso - non c'è più governo che tenga. Il bene comune è la conservazione di tutti i posti di lavoro, è giuste condizioni di lavoro per i dipendenti, è una condizione economica vantaggiosa per l'azienda che - è meglio ricordarlo - fa parte di una multinazionale quotata in borsa e che, pertanto, non può permettersi troppi bilanci in rosso. Fiducioso sull'esito, auspico che il vertice di domani sia improntato sul dialogo e sul confronto, nel rispetto delle varie istanze.
Pelillo dichiara: “L'incontro di domani al Ministero del Lavoro è molto importante e sono molto fiducioso per il suo esito. C'è lo spazio per chiudere la trattativa con reciproca soddisfazione tra le parti, con l'aiuto determinante del Governo. Conosco bene il dossier e in questi giorni mi sono confrontato molto col Governo, a riflettori spenti - come prediligo -, ed in modo particolare con la sottosegretaria Bellanova chiamata da Renzi a sbrogliare anche questa matassa tarantina.
Ci sono, quindi, le condizioni per far bene e ritrovare serenità , ma è necessario abbassare i toni del confronto. Bisogna riconoscere le reciproche esigenze, quelle sacrosante dei lavoratori e quelle dell'azienda che non può continuare a produrre perdite e a perdere competitività .
I falchi, da una parte e dall'altra, devono abbassare le ali e cortesemente farsi da parte. Devono essere isolati gli eccessivi protagonismi dei singoli che rischiano di pregiudicare l'interesse dei molti. Non tiriamo troppo la corda perché la corda si può spezzare e - in quel caso - non c'è più governo che tenga. Il bene comune è la conservazione di tutti i posti di lavoro, è giuste condizioni di lavoro per i dipendenti, è una condizione economica vantaggiosa per l'azienda che - è meglio ricordarlo - fa parte di una multinazionale quotata in borsa e che, pertanto, non può permettersi troppi bilanci in rosso. Fiducioso sull'esito, auspico che il vertice di domani sia improntato sul dialogo e sul confronto, nel rispetto delle varie istanze.