di Vittorio Polito - Alcuni funzionari della Regione Puglia sono stati convocati dal Ministero dell’Economia per presentare i bilanci delle aziende sanitarie pienamente aderenti ai principi contabili, con un avanzo di 14 milioni di euro (28 miliardi di lire circa), mentre al Policlinico di Bari, nonostante le promesse del direttore generale Dattoli, nominato da Vendola, non c’è ancora un acceleratore lineare in funzione, mentre sono efficientissimi e ristrutturati a dovere la palazzina degli uffici, che non ha alcuna urgenza, lo studio del direttore generale e degli uffici annessi, una piazzetta antistante gli uffici stessi, una sorta di manufatto che dovrebbe essere l’ufficio informazioni, con un dinoccolato addetto semi-dormiente, un impianto di illuminazione che non lascia vedere niente e, tanto per stare in argomento, acceleratori che non funzionano.
Il neo presidente della Regione, Emiliano, che ha avocato a sè la delega per la sanità, invece di revocare il direttore generale Dattoli, se ne va in giro a chiacchierare mentre c’è gente colpita dal cancro e che ha bisogno di sottoporsi con urgenza a terapia radiante con l’acceleratore, attende o è costretta a spostarsi dalla città e sobbarcarsi spese e disagi di ogni tipo, pur avendo “in casa” l’occorrente.
Ricordo al neo assessore regionale alla sanità che lo stesso Dattoli nell’ottobre 2014 così scriveva al sottoscritto: «Mi permetterò di segnalare lo stato dell’arte della realizzazione non gli sforzi e le difficoltà che come al solito interessano poco. Una settimana di tempo diciamo così se vorrà potrà compiacersene mezzo stampa annoverando un altro traguardo di questo polo… sicuro di non intravedere vis polemica nei suoi articoli ma pungolo e sprone al miglioramento anche se spesso a mio avviso ingeneroso la saluto e spero di incontrarla di persona per salutarla».
Ad oggi, a distanza di circa un anno, non ho ancora letto la notizia! Forse la settimana di Dattoli dura 365 giorni? Giusta la campagna per il sangue. Condivido anch’io la richiesta di sangue per la riapertura immediata delle sale operatorie. Per fortuna i donatori vengono subito incontro alle richieste dell’Avis e della Fratres, poiché se il tempo fosse calcolato col calendario di Dattoli, gli ammalati di tumore sarebbero “belli e fritti”. Signori amministratori, datevi una mossa!
Il neo presidente della Regione, Emiliano, che ha avocato a sè la delega per la sanità, invece di revocare il direttore generale Dattoli, se ne va in giro a chiacchierare mentre c’è gente colpita dal cancro e che ha bisogno di sottoporsi con urgenza a terapia radiante con l’acceleratore, attende o è costretta a spostarsi dalla città e sobbarcarsi spese e disagi di ogni tipo, pur avendo “in casa” l’occorrente.
Ricordo al neo assessore regionale alla sanità che lo stesso Dattoli nell’ottobre 2014 così scriveva al sottoscritto: «Mi permetterò di segnalare lo stato dell’arte della realizzazione non gli sforzi e le difficoltà che come al solito interessano poco. Una settimana di tempo diciamo così se vorrà potrà compiacersene mezzo stampa annoverando un altro traguardo di questo polo… sicuro di non intravedere vis polemica nei suoi articoli ma pungolo e sprone al miglioramento anche se spesso a mio avviso ingeneroso la saluto e spero di incontrarla di persona per salutarla».
Ad oggi, a distanza di circa un anno, non ho ancora letto la notizia! Forse la settimana di Dattoli dura 365 giorni? Giusta la campagna per il sangue. Condivido anch’io la richiesta di sangue per la riapertura immediata delle sale operatorie. Per fortuna i donatori vengono subito incontro alle richieste dell’Avis e della Fratres, poiché se il tempo fosse calcolato col calendario di Dattoli, gli ammalati di tumore sarebbero “belli e fritti”. Signori amministratori, datevi una mossa!