BARI - “E’ un’esperienza che va apprezzata e valorizzata. Rappresenta un altro modo di pensare alla comunità”. Così l’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia Gianni Liviani presentando questa mattina a Bari, presso la sala stampa della Presidenza, la settima edizione del Festival della Terra delle Gravine, una rassegna di teatro e musica dedicata quest’anno ad un tema molto forte, quello del “Tragic sea” e dei diritti umani.
Il Festival, che si svolgerà a Laterza dal 31 luglio al 14 agosto con nove appuntamenti in cartellone, vuole ricordare il dramma di quel “mare tragico”, il Mediterraneo, segnato dall’esodo disperato di migliaia di essere umani che lo attraversano quotidianamente alla ricerca di una vita più dignitosa. Il Festival nasce proprio sotto il segno del forte legame che la Puglia, storicamente terra di accoglienza, ha con il fenomeno della migrazione.
“Sono iniziative da potenziare – ha aggiunto Liviano – perché strumentali ad un obiettivo strategico che è quello di provare a diversificare, almeno nella zona di Taranto ma evidentemente anche in molti altri luoghi della Puglia, le prospettive di visione del futuro del territorio”.
Per Liviano è molto importante “far diventare la cultura occasione di economia per un territorio, così come è una intuizione assolutamente significativa abbinare la bellezza dei luoghi, in particolare della Terra delle Gravine, con una proposta culturale come quella del Festival”.
“Taranto e il suo territorio - ha concluso Liviano - hanno bisogno di una mission nuova e di una prospettiva di futuro diverso che trova nella cultura una delle sue gambe più importanti”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco della città di Laterza Gianfranco Lopane (“questo Festival ci dà l’occasione per poter riflettere perchè siamo nel cuore del Mediterraneo, e per noi è importante che si discuta di questi temi e che non ci volti dall’altra parte. Questo Festival è anche la promozione di un territorio che vuole emergere pur essendo un territorio dell’entroterra”) e il direttore artistico del Festival Giovanni Tamborrino (“siamo tanto vicini alla Libia da poter ascoltare con dolore gli echi strazianti di esseri umani in fuga, echi che non possono rimanere inascoltati dalla nostra coscienza civica e morale”).
Il Festival, che si svolgerà a Laterza dal 31 luglio al 14 agosto con nove appuntamenti in cartellone, vuole ricordare il dramma di quel “mare tragico”, il Mediterraneo, segnato dall’esodo disperato di migliaia di essere umani che lo attraversano quotidianamente alla ricerca di una vita più dignitosa. Il Festival nasce proprio sotto il segno del forte legame che la Puglia, storicamente terra di accoglienza, ha con il fenomeno della migrazione.
“Sono iniziative da potenziare – ha aggiunto Liviano – perché strumentali ad un obiettivo strategico che è quello di provare a diversificare, almeno nella zona di Taranto ma evidentemente anche in molti altri luoghi della Puglia, le prospettive di visione del futuro del territorio”.
Per Liviano è molto importante “far diventare la cultura occasione di economia per un territorio, così come è una intuizione assolutamente significativa abbinare la bellezza dei luoghi, in particolare della Terra delle Gravine, con una proposta culturale come quella del Festival”.
“Taranto e il suo territorio - ha concluso Liviano - hanno bisogno di una mission nuova e di una prospettiva di futuro diverso che trova nella cultura una delle sue gambe più importanti”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco della città di Laterza Gianfranco Lopane (“questo Festival ci dà l’occasione per poter riflettere perchè siamo nel cuore del Mediterraneo, e per noi è importante che si discuta di questi temi e che non ci volti dall’altra parte. Questo Festival è anche la promozione di un territorio che vuole emergere pur essendo un territorio dell’entroterra”) e il direttore artistico del Festival Giovanni Tamborrino (“siamo tanto vicini alla Libia da poter ascoltare con dolore gli echi strazianti di esseri umani in fuga, echi che non possono rimanere inascoltati dalla nostra coscienza civica e morale”).
Tags
Cultura e Spettacoli