BRUXELLES - Si sgretola di ora in ora quello che sembrava essere il fronte compatto dell'Eurozona nei confronti della Grecia. La Francia non solo ritiene che si debba fare di tutto per impedire la Grexit (uscita di Atene dalla zona euro), ma - per bocca del premier Manuel Valls - ha sostenuto anche che una l'eventuale ristrutturazione del debito (già ventilata da Tsipras) non sia considerata un "tabù'. Parole che trovano la netta contrarietà del vicepresidente della Commissione, Dombrovskis, secondo il quale la permanenza della Grazie nell'Eurozona dipende dalla sua capacità di presentare proposte credibili, e del ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaueble, che boccia l'ipotesi di un taglio del debito in quanto "contraria ai trattati".
DOMENICA SUMMIT A 28 - Atene deve presentare la sua proposta giovedì e domenica i 28 paesi della Ue la discuteranno. "Abbiamo quindi solo cinque giorni di tempo per un accordo". Così il presidente della Ue Donald Tusk al termine dell'Eurosummit. "Non ho mai parlato di scadenze ma oggi dico che abbiamo solo 5 giorni per trovare l'accordo finale, tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione", altrimenti le conseguenze comprendono "il fallimento della Grecia e delle sue banche": così il presidente della Ue Donald Tusk.
TSIPRAS: "SERVONO SUBITO 7 MLD" - Sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore, per fare fronte all'emergenza, cioè ai debiti in scadenza, ed evitare il default. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti europee, la richiesta di 'prestito ponte' avanzata dal premier greco Alexis Tsipras ai vertici di Bruxelles.
Il governo greco dovrebbe presentare domani il suo piano di riforme in cambio delle quali spera di ottenere gli aiuti del Fondo Salva Stati Permanente (Esm). E' quanto emerge dall'eurogruppo, durante il quale il neo ministro delle Finanze di Atene, Euclid Tsakalotos, non ha sottoposto nessuna proposta scritta ai colleghi della zona euro, ma ha solo riferito quali saranno le riforme che la Grecia intende portare a termine per ottenere gli aiuti. Cosa che, secondo fonti Ue, avrebbe innervosito non poco gli altri ministri.
RENZI: "A BRUXELLES PER COSTRUIRE EUROPA POLITICA" - "Sto per andare a Bruxelles in un ennesimo dibattito sull'Europa. Ma c'è un problema più grande dell'emergenza Grecia, il problema di che tipo di Europa vogliamo per il futuro" e per costruire "un'Europa politica, non solo economica", "c'è bisogno di tutta la nostra intelligenza". Lo dice il premier Matteo Renzi al Cern.
JUNCKER: "EVITARE GREXIT SINO ALLA FINE" - "Voglio evitare la Grexit, sono contrario, cercherò di evitarlo fino alla fine", così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "C'è chi di nascosto punta sull'uscita della Grecia. In Europa non esistono risposte facili. La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati".
"GRECIA DETTO 'NO' A TESTO CHE NON ESISTE PIÙ" - Il popolo greco "ha votato 'no' su un testo che non è più sul tavolo". Lo sottolinea Jean Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, dopo aver affermato che "certamente rispettiamo" il referendum ma affermando di "non aver capito" che cosa è stato chiesto ai cittadini.
FMI: "POSSIBILE IMPATTO PER ITALIA" - Allarme dell'Fmi sul possibile impatto delle vicende greche sull'economia italiana, segnata da una ripresa "fragile e lenta", anche se viene escluso rischio contagio. Se non combattuti con una forte risposta politica da parte dell'Europa- dice l'article IV del Fondo sull'Italia - ''gli avversi sviluppi in Grecia potrebbero avere un sostanziale impatto sull'Italia tramite effetti sulla fiducia, anche se l'esposizione diretta e' limitata'', come limitati sono "i rischi di contagio nel breve termine".
L'economia italiana sta emergendo gradualmente da una prolungata recessione, ma la ripresa e' fragile. Lo afferma il Fmi, prevedendo un Pil in crescita dello 0,7% nel 2015 e dell'1,2% nel 2016. La performance economica italiana e' stata la più debole nell'area euro dalla crisi.
PITTELLA: "USARE FINO A ULTIMO SECONDO PER ACCORDO" - "Condivido la posizione di Juncker. Dobbiamo usare fino all'ultimo secondo per trovare un accordo. Occorre superare le rigidità perché la posta in gioco è troppo alta", così il presidente del gruppo S&D al Parlamento Ue Gianni Pittella. "Ci opporremo a chi gioca allo sfascio, e agli apprendisti stregoni che giocano col futuro dell'Europa - dice Pittella -. Questo è il tempo delle azioni e delle soluzioni perché l'uscita della Grecia dall'Europa sarebbe un punto di non ritorno".
Primo intervento pubblico di Juncker sulla Grecia dopo la vittoria del ‘no’ al referendum svoltosi domenica. Il programma di lavoro della riunione plenaria del Parlamento Ue riunito a Strasburgo prevede che Juncker parli nell’emiciclo a partire dalle 8.30 di oggi. Successivamente il presidente della Commissione rientrerà a Bruxelles per prendere parte ai lavori del vertice straordinario dei leader dei 19 Paesi dell’Eurozona convocato per le 18. A partire dalle 13 si riuniranno invece i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo.
DOMENICA SUMMIT A 28 - Atene deve presentare la sua proposta giovedì e domenica i 28 paesi della Ue la discuteranno. "Abbiamo quindi solo cinque giorni di tempo per un accordo". Così il presidente della Ue Donald Tusk al termine dell'Eurosummit. "Non ho mai parlato di scadenze ma oggi dico che abbiamo solo 5 giorni per trovare l'accordo finale, tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione", altrimenti le conseguenze comprendono "il fallimento della Grecia e delle sue banche": così il presidente della Ue Donald Tusk.
TSIPRAS: "SERVONO SUBITO 7 MLD" - Sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore, per fare fronte all'emergenza, cioè ai debiti in scadenza, ed evitare il default. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti europee, la richiesta di 'prestito ponte' avanzata dal premier greco Alexis Tsipras ai vertici di Bruxelles.
Il governo greco dovrebbe presentare domani il suo piano di riforme in cambio delle quali spera di ottenere gli aiuti del Fondo Salva Stati Permanente (Esm). E' quanto emerge dall'eurogruppo, durante il quale il neo ministro delle Finanze di Atene, Euclid Tsakalotos, non ha sottoposto nessuna proposta scritta ai colleghi della zona euro, ma ha solo riferito quali saranno le riforme che la Grecia intende portare a termine per ottenere gli aiuti. Cosa che, secondo fonti Ue, avrebbe innervosito non poco gli altri ministri.
RENZI: "A BRUXELLES PER COSTRUIRE EUROPA POLITICA" - "Sto per andare a Bruxelles in un ennesimo dibattito sull'Europa. Ma c'è un problema più grande dell'emergenza Grecia, il problema di che tipo di Europa vogliamo per il futuro" e per costruire "un'Europa politica, non solo economica", "c'è bisogno di tutta la nostra intelligenza". Lo dice il premier Matteo Renzi al Cern.
JUNCKER: "EVITARE GREXIT SINO ALLA FINE" - "Voglio evitare la Grexit, sono contrario, cercherò di evitarlo fino alla fine", così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "C'è chi di nascosto punta sull'uscita della Grecia. In Europa non esistono risposte facili. La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati".
"GRECIA DETTO 'NO' A TESTO CHE NON ESISTE PIÙ" - Il popolo greco "ha votato 'no' su un testo che non è più sul tavolo". Lo sottolinea Jean Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, dopo aver affermato che "certamente rispettiamo" il referendum ma affermando di "non aver capito" che cosa è stato chiesto ai cittadini.
L'economia italiana sta emergendo gradualmente da una prolungata recessione, ma la ripresa e' fragile. Lo afferma il Fmi, prevedendo un Pil in crescita dello 0,7% nel 2015 e dell'1,2% nel 2016. La performance economica italiana e' stata la più debole nell'area euro dalla crisi.
PITTELLA: "USARE FINO A ULTIMO SECONDO PER ACCORDO" - "Condivido la posizione di Juncker. Dobbiamo usare fino all'ultimo secondo per trovare un accordo. Occorre superare le rigidità perché la posta in gioco è troppo alta", così il presidente del gruppo S&D al Parlamento Ue Gianni Pittella. "Ci opporremo a chi gioca allo sfascio, e agli apprendisti stregoni che giocano col futuro dell'Europa - dice Pittella -. Questo è il tempo delle azioni e delle soluzioni perché l'uscita della Grecia dall'Europa sarebbe un punto di non ritorno".
Primo intervento pubblico di Juncker sulla Grecia dopo la vittoria del ‘no’ al referendum svoltosi domenica. Il programma di lavoro della riunione plenaria del Parlamento Ue riunito a Strasburgo prevede che Juncker parli nell’emiciclo a partire dalle 8.30 di oggi. Successivamente il presidente della Commissione rientrerà a Bruxelles per prendere parte ai lavori del vertice straordinario dei leader dei 19 Paesi dell’Eurozona convocato per le 18. A partire dalle 13 si riuniranno invece i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo.