«Tutto inizia nel 2010, quando non solo mediante i tasti di una tastiera ma bensì anche con l’aiuto di una macchina fotografica ho iniziato a raccontare e a catturare i momenti più significativi della devozione dei barlettani verso la Vergine dello Sterpetoe San Ruggiero», spiega Ricchitelli il quale prosegue: «Tanti sono stati gli scatti realizzati tra le strade città , così come tanti sono stati i chilometri percorsi a piedi con una macchina fotografica in mano al fianco dei Santi Patroni nell’arco di questi cinque anni».
Ecco dunque che il giornalismo diventa un modo per esprimere la devozione verso la Vergine dello Sterpeto: «Il giornalismo è stato un mezzo per rivivere momenti ed emozioni che hanno scandito alcuni momenti importanti della mia adolescenza, quando mio padre, storico portatore dello Sacro quadro mi portava con sé trasmettendomi allo stesso tempo la devozione verso la Madonna dello Sterpeto».
Il resto poi lo ha fatto la matita di Giuseppe Lombardi trasformando con la sua arte digitale i vari momenti catturati qua e là nel corso di questi cinque anni: «L’intento per l’appunto era quello di valorizzare la nostra tradizione religiosa dando una visione particolare di quello che accadde tra le strade della città di Barletta durante i festeggiamenti dei Santi Patroni»; quindi ecco che dal web il prossimo passo non può non essere quello di rendere visibile il lavoro fin qui realizzato: «l’obiettivo prossimo sarà quello di una mostra, saranno trenta in tutto gli scatti toccati dalla matita dal grande amico Giuseppe Lombardi, di cui venti già realizzati.
Si spera quindi in un futuro non troppo lontano di dare alla cittadinanza di Barletta e ai devoti tutti l’opportunità di visionare ed apprezzare il lavoro fin qui svolto». Insomma, una sinergia quella tra Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi capace di dare un volto diverso e innovativo alla festa patronale: «Ogni volta non è mai la stessa cosa, anche un luogo, una strada, i lineamenti di un volto possono cambiare di anno in anno, seppur riti e cerimonie possono sembrare gli stessi.
Prendi quella domenica del 10 luglio 2011 in via Roma, nessuno si sarebbe immaginato che quello stesso passaggio un anno dopo avrebbe avuto un altro significato. Prendi una preghiera, un anno dopo può essere sempre la stessa, può pesare di qualche lacrima in più così come può contenere un sorriso. C’è sempre un volto in più e c’è sempre un volto a cui dare l’arrivederci e a volte un addio. La luce dei ceri si fa sempre più intensa perché ogni anno c’è sempre la fiammella di quella candela in più a farla più intensa».
Tra gli scatti prescelti non mancheranno i volti storici appartenenti alle istituzioni religiose nonché politiche del panorama cittadino barlettano protagonisti dei vari momenti che scandiscono i festeggiamenti dei Santi Patroni: «Tra gli scatti scelti abbiamo voluto omaggiare il nostro amatissimo Arcivescovo, Mons. Giovan Battista Picchierri, e non solo, non poteva di certo mancare il gioioso volto di don Vito Carpentiere nonché abbiamo inteso rappresentare quei momenti che hanno visto protagonista nel corso di questi cinque anni l’attuale sindaco Pasquale Cascella e l’ex sindaco Nicola Maffei».
Non solo: con i trenta scatti prescelti, si è cercato di ridisegnare e rivivere ogni singola tappa del percorso dei Santi Patroni, l’arrivo della Vergine da via Trani, la benedizione alla cementeria e l’accoglienza delle autorità civili e religiose nell’ex Montecatini. Il saluto di San Ruggiero all’uscita dall’omonimo monastero e quindi l’arrivo in Cattedrale. Quindi i giorni della festa con le cerimonie varie di Intronizzazione, le varie fasi della festa per le vie della città , la benedizione al mare e il rientro al Santuario, nonché la recente visita del quadro dello Sterpeto presso l’ospedale Dimiccoli di Barletta.