Crocetta: “Sono un combattente, non mi dimetto”

(ANSA)
Crocetta va all'attacco e dopo le polemiche degli ultimi giorni è deciso a non lasciare la poltrona da governatore della Sicilia, per non darla vinta ai "golpisti", dice. "Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti". Lo dice alll'ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche", spiega Crocetta. "Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della Sicilia".

"Non dimentichiamo mai l'eroismo di Paolo Borsellino e di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel giorno dell'anniversario della strage di Via d'Amelio.

Paolo Borsellino
"Da oltre un anno mia sorella Lucia era consapevole del clima di ostilità e delle offese subite solo per adempiere il suo dovere, in corsi e ricorsi drammatici che ricordano la storia di mio padre". Così, a sorpresa, Manfredi Borsellino ha parlato della sorella, ex assessore alla Sanità, durante le commemorazioni della strage di via D'Amelio. "Lucia ha portato una croce, e tanti lo possono testimoniare, fino al 30 giugno: voleva una sanità libera in Sicilia" - ha aggiunto Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso, rivolgendosi a Sergio Mattarella durante la cerimonia in ricordo delle vittime della Strage di via D'Amelio, in corso nel palazzo di Giustizia di Palermo.

"La lettera di dimissioni con cui mia sorella Lucia ha lasciato l'assessorato - ha aggiunto - ha prodotto il silenzio sordo delle istituzioni, soprattutto regionali. Ma quella lettera dice tutto e andrebbe riletta".

GRASSO: "DA BORSELLINO PATRIMONIO IMMENSO" - "Il 19 luglio 1992, con quell'esplosione che sembrò trascinare via ogni speranza, ci costringe ancora a riflettere, a valutare i risultati, a rinnovare il nostro impegno per la legalità e la nostra fede nella giustizia". Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso. "Paolo Borsellino è stato un grandissimo uomo, uno straordinario magistrato, un amico. Come tutti i maestri ci ha lasciato un immenso patrimonio intellettuale, etico e professionale", conclude.