Colpo di scena in Grecia: Varoufakis rassegna le dimissioni. Merkel, “porta resta aperta” (VIDEO)

Fmi non può versare altri fondi alla Grecia in base alla sue norme sui mancati pagamenti di finanziamenti concessi dal Fondo. Lo ha ribadito il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, parlando al telefono con il primo ministro greco, Alexis Tsipras. La Grecia ha saltato un pagamento di 1,6 miliardi di dollari.
   
MERKEL: "NON CI SONO CONDIZIONI PER NUOVE TRATTATIVE" - Attualmente non ci sono le condizioni per riaprire le trattative, ma tutto dipenderà da ciò che Atene proporrà per uscire dallo stallo. Angela Merkel, per bocca del suo portavoce, chiarisce la posizione di Berlino dopo l'esito del referendum di ieri. "Prendiamo atto del risultato e rispettiamo il voto dei greci perché l'Europa è la democrazia", ha aggiunto da parte sua Hollande. "E' un voto democratico e sovrano": ha quindi detto Merkel. "Ora dobbiamo vivere con questa decisione".

Una posizione che in parte riflette quella dell'Eurogruppo, che riunisce i ministri dell'Economia e delle Finanze della zona euro e che si riunirà domani a Bruxelles. Ma intanto, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ribadisce che la ristrutturazione del debito ellenico, che il premier greco Alexis Tsipras, considera la base per qualsiasi negoziato, non può essere presa in considerazione dalla Germania. Il premier italiano, Matteo Renzi, chiede che si trovi una via per "uscire dall'emergenza".

DOMANI BANCHE CHIUSE, FORSE PER INTERA SETTIMANA - Il governo greco prevede di estendere la chiusura delle banche anche "domani e per alcuni giorni ancora, forse per tutta la settimana". Lo riferiscono i media greci citando fonti di quattro istituti di credito nazionali. Anche il limite di prelievo giornaliero di 60 euro agli sportelli automatici sarà mantenuto almeno sino a venerdì 10 giugno, se la Banca centrale europea (Bce) manterrà stabile il livello di liquidità di emergenza attraverso il programma Ela. Lo ha detto il vice ministro delle Finanze, Giorgos Stathakis, secondo quanto riporta la Bbc.
RENZI: "EUROPA CAMBI O E' FINITA" - L'Europa deve cambiare, deve aiutare la crescita, o e' finita. Cosi' il premier Matteo Renzi su Facebook commenta il referendum in Grecia. Dopo aver spiegato che per Atene serve una soluzione definitiva all'emergenza, Renzi afferma che esiste anche un secondo "cantiere": "Il secondo - ancora piu' affascinante e complesso, ma non piu' rinviabile - e' il cantiere dell'Europa. Da mesi - sottolinea Renzi - stiamo insistendo per discutere non solo di austerity e bilanci, ma di crescita, infrastrutture, politiche comuni sulla migrazione, innovazione, ambiente. In una parola: politica, non solo parametri. Valori, non solo numeri. Se restiamo fermi, prigionieri di regolamenti e burocrazie, l'Europa e' finita.

Ricostruire una Europa diversa non sara' facile, dopo cio' che e' avvenuto negli ultimi anni. Ma questo e' il momento giusto per provare a farlo, tutti insieme. L'Italia fara' la sua parte".

CUPERLO, "RENZI HA SBAGLIATO" - "Non era un referendum tra la moneta unica e il precipizio della dracma e spiace che il capo del governo italiano abbia seguito la traccia sbagliata. Era meglio il Renzi 1 che poneva il tema della crescita e degli investimenti. Tutto sta a capire se ci crede ancora. Assuma subito il nostro governo una iniziativa tesa a stringere tempi e sbocchi di quella trattativa che il popolo greco ieri ha riaperto con le chiavi del voto." Lo scrive in un post su Fb il leader di Sinistradem Gianni Cuperlo.
Inaspettate le dimissioni del ministro dell'economia Varoufakis
VAROUFAKIS SI DIMETTE - La giornata in Grecia si apre a sorpresa con le dimissioni del ministro dell'economia Varoufakis all'indomani della netta vittoria dei no (61,3 contro 38,7%) al referendum. Intanto Tsipras confida in un accordo. "Manda la Grecia contro un muro" ha detto la Merkel subito dopo i primi risultati.

Oggi la cancelliera incontrerà Hollande, mentre in Italia Renzi rifletterà sul voto con il ministro Padoan. Si preannuncia una giornata pesante in borsa. L'Ue si prepara a trattare, Eurosummit martedì.

Il ministro delle finanze greco ha annunciato le proprie dimissioni: a renderlo noto lo stesso Varoufakis sul suo account Twitter.

Dopo l'annuncio dell'esito del referendum che ha visto la vittoria del no, scrive Varoufakis nel suo blog annunciando le dimissioni, ''presto lascerò'' l'incarico saputo che alcuni ministri all'interno dell'Eurogruppo abbiano ''una preferenza per la mia assenza dal meeting''.

''Considero un mio dovere'', scrive ancora il ministro non ostacolare l'intesa e aiutare il premier Alexis Tsipras nel suo tentativo di arrivare ad una intesa con l'Eurogruppo.

1 Commenti

  1. Dove ci stiamo dirigendo adesso? La Bibbia dice: "[il re del nord = Russia a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Daniele 11:27)] ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze [1945], e il suo cuore sarà contro il patto santo [l'ostilità nei confronti dei Cristiani], e agirà [attività in ambito internazionale], e tornerà al suo paese [1991-1993. La disintegrazione dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Le truppe russe restituito alla paese]. Al tempo fissato [il re del nord] tornerà [questo significa crisi, che eclisserà la Grande Depressione, la disgregazione non solo dell'area euro, ma anche dell'Unione europea e della NATO. Molti paesi dell'ex blocco orientale tornerà nella sfera d'influenza della Russia]." (Daniele 11:28, 29a)

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