LECCE. Sono 103 i decreti penali di condanna - da 11mila euro ciascuno - richiesti dalla Procura di Lecce a carico di 103 persone che nel dicembre 2012 hanno utilizzato elaborati non propri all'esame per diventare avvocato.
L'inchiesta è stata condotta dalla Polizia Postale ed è partita a seguito della trasmissione degli atti della Corte d'Appello di Catania, chiamata a correggere le prove dell'esame svoltosi in Salento. Il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ha illustrato i particolari della vicenda con l'aiuto del vicequestore Floriana Gesmundo, del dirigente tecnico Carnimeo e dell'ispettore superiore Madaro.
Gli investigatori hanno setacciato migliaia di email ed sms partiti e arrivati durante le prove sui cellulari dei candidati nelle giornate di 11, 12 e 13 dicembre 2012. A fornire le prove dall'esterno pare siano stati persone di fiducia dei candidati, studi legali e siti web specializzati in diritto.
