“Fondi Ue, la Puglia rischia di perdere 162 milioni”

BARI - Mentre giace ancora al palo il nuovo piano di sviluppo rurale 2014-2020, bocciato dalla Commissione europea lo scorso maggio e che mette a repentaglio 1,6 miliardi di euro per i prossimi 7 anni solo per la Puglia, non va meglio per i fondi a disposizione della vecchia programmazione 2007-2013. Come riporta oggi “Il Sole 24 Ore”, citando le elaborazioni emerse dalla Rete Rurale aggiornate al 30 giugno e analizzate nel corso dell’ultimo incontro tra il Ministero delle Politiche agricole ed i governatori regionali, per l'Italia è a rischio il disimpegno di 1,4 miliardi di euro di fondi europei, da spendere necessariamente entro il 31 dicembre prossimo.

A fronte di un budget assegnato dall’Unione europea al nostro Paese di ben 8,9 miliardi (a cui va aggiunto lo stanziamento nazionale di 17,6 miliardi), la spesa ancora da realizzare è pari al 15%. Tra le peggiori performance negative purtroppo anche la Puglia. La nostra regione è terza in termini assoluti di mancata spesa, con il rischio di perdere ben 162,1 milioni di euro segue la Campania (222,1) e la Sicilia (189,7) ed è seguita da Calabria (127,6) e Sardegna (110,3). Va un po’ meglio in termini percentuali sulla spesa totale possibile: qui la Puglia è ottava tra le peggiori regioni, con un valore pari al 17,48% pressoché a pari merito con l’Umbria. Questa speciale classifica della vergogna vede spiccare la Basilicata (23,5%), l’Abruzzo (21,41%) e la Campania (20%), seguono Calabria (19,63%), Marche (19,46%) e Sardegna (19,3%).

“In questo periodo in cui l’agricoltura necessita fortemente di risorse per investimenti mirati e saggi che possano consentire a questo settore, tartassato dal Governo Renzi non solo con l’IMU rurale ma considerato un vero e proprio bancomat per le altre politiche, di essere un volano per l’intera economia del territorio, perdere queste occasioni è veramente una aberrazione – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Siamo ancora in una fase di analisi prettamente quantitativa, senza considerare neppure il modo in cui vengono spesi questi fondi, e già la Puglia si posiziona tra le peggiori regioni. Parliamo comunque di soldi dei cittadini italiani e pugliesi in particolare perché, è bene ricordarlo, il nostro Paese è contribuente netto del bilancio dell’Unione europea ed ogni euro, peraltro, che ci torna indietro ce ne costa due visto il cofinanziamento nazionale – continua L’Abbate (M5S) – Nell’attesa che il neo-governatore Michele Emiliano concluda i suoi ‘fuochi artificiali mediatici’ sulle nomine e inizi finalmente a lavorare seriamente per il futuro della nostra terra, gli agricoltori devono pagare lo scotto di una classe politica che continua a non essere all’altezza del proprio compito. I numeri, per l’ennesima volta, smontano le poesie dell’ex Presidente Nichi Vendola che, a più riprese, si è vantato dell’abilità della Puglia nello spendere i fondi europei. In questo periodo di crisi, non possiamo permetterci il lusso di rispedire a Bruxelles assegni così corposi”.

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