Frasi choc del suo medico, Crocetta si autosospende

"Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione". A riferirlo il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, sull'onda delle polemiche per le intercettazione della telefonata col suo medico Matteo Tutino che parlando di Lucia Borsellino dice: 'Va fermata, va fatta fuori come suo padre".

Sono parole choc quelle intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle un medico di fama: Matteo Tutino, primario dell'ospedale palermitano Villa Sofia, arrestato nei giorni scorsi. All'altro capo del telefono c'è il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, suo paziente, che ascolta e tace. Il contenuto dell'intercettazione è rivelato dalll'Espresso nel numero in edicola domani e anticipato sul sito on line del settimanale.

"Non ho sentito la frase su Lucia, forse c'era zona d'ombra, non so spiegarlo; tant'è che io al telefono non replico. Ora mi sento male. Se avessi sentito quella frase, non so... avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati. Non so... sono sconvolto. Provo un orrore profondo", ha aggiunto Crocetta all'agenzia ANSA.

Poi piange. Singhiozza. "Perché... perché", ripete. "Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori?", continua. "Avrei potuto anche farla finita oggi...". E il Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi: "Agli atti dell'ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino".

BORSELLINO: "PROVO SENSO DI VERGOGNA PER LORO" - "Non posso che sentirmi intimamente offesa e provare un senso di vergogna per loro". Così Lucia Borsellino commenta con l'ANSA la frase shock pronunciata, e intercettata, dal medico Matteo Tutino mentre parla al telefono con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta: "Va fermata e va fatta fuori come suo padre". Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992.

"Le parole su ‪‎Lucia Borsellino‬ sono vergognose, a lei il mio messaggio di solidarieta' e sostegno. Chi le ha pronunciate non merita commenti, quanto ai silenzi: possono ferire ancora di piu'". Lo scrive, su Facebook, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo del Pd.

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