"La Grecia da domani vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale" e dobbiamo "riarticolare" la questione del debito, non solo per la Grecia ma anche per l'Europa. Così il premier greco Alexis Tsipras in un messaggio alla nazione. "Domani la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche". "Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata".
NETTA AFFERMAZIONE 'NO' - Con il 52,35% delle schede scrutinate, il No al referendum in Grecia ottiene il 61,23 % contro il 38,77% dei Sì, secondo il sito del ministero dell'Interno ellenico.
MARTEDI' VERTICE EUROZONA - La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno chiesto la convocazione di un vertice dell'Eurozona per martedì prossimo. Lo riferisce Bloomberg.
La Grecia "farà tutti gli sforzi possibili per arrivare presto ad un accordo" con i creditori, "anche nelle prossime 48 ore". Lo ha detto il portavoce del governo Sakellaridis alla Tv greca.
Urne chiuse in Grecia. Secondo i primi sondaggi il no sarebbe in vantaggio nel referendum chiesto dal premier Alexis Tsipras per consultare il popolo ellenico sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese. Dopo la proiezione dei primi sondaggi da parte delle tv greche sarebbe esploso un urlo della sede di Syriza, il partito del premier Tsipras. "Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa", ha detto il premier ellenico dopo aver votato, "perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo".
LA GIORNATA - Giornata storica nella penisola ellenica. Sono aperti da stamani alle 7 ora locale in Grecia (le 6 in Italia) e (si sono chiusi alle 19) i seggi dove i cittadini con più di 18 anni sono stati chiamati ad esprimere il loro parere nel cruciale referendum indetto dal premier Alexis Tsipras sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese.
E i greci in fila per esprimere il voto nel referendum voluto dal premier Alexis Tsipras per dire sì o no al piano di rientro del debito ellenico che i creditori internazionali hanno proposto ad Atene. Promotori dell''OXI' e del 'NIE', del sì e del no, continuano a distribuire materiale anche davanti ai seggi per convincere gli indecisi che - secondo i sondagisti - risulteranno determinanti per la vittoria.
Il premier greco arrivato al suo seggio elettorale è stato accolto da una folla enorme di giornalisti e curiosi. Camicia bianca, sorridente, il primo ministro è entrato a votare senza rilasciare dichiarazioni.
"Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa", ha detto Alexis Tsipras dopo aver votato, "perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo". "Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d'Europa. Oggi la democrazia batte la paura", ha detto ancora Tsipras uscendo dal seggio, dove ha scherzato con gli scrutatori perché non riusciva a piegare la scheda.
MERKEL: "TSIPRAS FA ANDARE PAESE CONTRO MURO" - La politica di Alexis Tsirpas è "dura e ideologica", e il premier greco "lascia andare il paese ad occhi aperti contro un muro". A sostenerlo la cancelliera tedesca Angela Merkel, sfogandosi nei giorni scorsi con alcuni colleghi di partito, secondo quanto scrive Spiegel on line. Il settimanale sottolinea che "più fonti" hanno confermato la frase.
VAROUFAKIS: "OGGI SI RISPONDE AD ULTIMATUM" - Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, anche lui accolto da una grande folla. "E' una celebrazione della democrazia - ha dichiarato - Gli enormi fallimenti dell'Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta".
SPERANZA: "UE NON PUO' RINUNCIARE A GRECIA" - "L'Europa non può rinunciare alla Grecia".: lo scrive Roberto Speranza in un lungo post sulla pagina Facebook, nel quale non risparmia critiche al campo socialista e al ruolo del Pd nella partita europea. Per l'esponente della minoranza, c'è stata una "imperdonabile assenza di strategia e di visione da parte del campo socialista e democratico". Quanto al Pd, "avremmo potuto far sentire con maggiore incisività la nostra voce ma alla fine abbiamo scelto di non farlo. Sbagliando".
BORDO: "AL LAVORO PER SCONGIURARE USCITA DA UE" - "La netta vittoria del 'No', anche se rischia di rendere piu' difficile il raggiungimento di un’intesa tra l’Europa e la Grecia, va comunque rispettata". Lo scrive, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo del Pd.
"Abbiamo un popolo, quello greco, che evidentemente si e' sentito tradito dalle istituzioni europee prima ancora che dalla sua classe politica. Un popolo che ha vissuto per anni al di sopra delle proprie possibilita' anche per scelte irresponsabili di chi lo ha governato. E abbiamo un'Europa che, in questi anni, con il suo rigore a tutti i costi ha allontanato invece di unire e che sicuramente dovra' interrogarsi su questo risultato e cambiare passo per evitare che l'esperienza greca possa replicarsi in altri Paesi. Ora e' importante che nessuna tra le parti coinvolte perda lucidita' e che gia' da domani ci si risieda al tavolo delle trattative per scongiurare il default di Atene e la sua conseguente uscita dall'euro" conclude Bordo.
NETTA AFFERMAZIONE 'NO' - Con il 52,35% delle schede scrutinate, il No al referendum in Grecia ottiene il 61,23 % contro il 38,77% dei Sì, secondo il sito del ministero dell'Interno ellenico.
MARTEDI' VERTICE EUROZONA - La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno chiesto la convocazione di un vertice dell'Eurozona per martedì prossimo. Lo riferisce Bloomberg.
La Grecia "farà tutti gli sforzi possibili per arrivare presto ad un accordo" con i creditori, "anche nelle prossime 48 ore". Lo ha detto il portavoce del governo Sakellaridis alla Tv greca.
(ANSA/AP) |
LA GIORNATA - Giornata storica nella penisola ellenica. Sono aperti da stamani alle 7 ora locale in Grecia (le 6 in Italia) e (si sono chiusi alle 19) i seggi dove i cittadini con più di 18 anni sono stati chiamati ad esprimere il loro parere nel cruciale referendum indetto dal premier Alexis Tsipras sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese.
E i greci in fila per esprimere il voto nel referendum voluto dal premier Alexis Tsipras per dire sì o no al piano di rientro del debito ellenico che i creditori internazionali hanno proposto ad Atene. Promotori dell''OXI' e del 'NIE', del sì e del no, continuano a distribuire materiale anche davanti ai seggi per convincere gli indecisi che - secondo i sondagisti - risulteranno determinanti per la vittoria.
"Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa", ha detto Alexis Tsipras dopo aver votato, "perché si può ignorare la decisione di un governo, ma non la decisione di un popolo". "Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d'Europa. Oggi la democrazia batte la paura", ha detto ancora Tsipras uscendo dal seggio, dove ha scherzato con gli scrutatori perché non riusciva a piegare la scheda.
MERKEL: "TSIPRAS FA ANDARE PAESE CONTRO MURO" - La politica di Alexis Tsirpas è "dura e ideologica", e il premier greco "lascia andare il paese ad occhi aperti contro un muro". A sostenerlo la cancelliera tedesca Angela Merkel, sfogandosi nei giorni scorsi con alcuni colleghi di partito, secondo quanto scrive Spiegel on line. Il settimanale sottolinea che "più fonti" hanno confermato la frase.
VAROUFAKIS: "OGGI SI RISPONDE AD ULTIMATUM" - Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, anche lui accolto da una grande folla. "E' una celebrazione della democrazia - ha dichiarato - Gli enormi fallimenti dell'Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta".
SPERANZA: "UE NON PUO' RINUNCIARE A GRECIA" - "L'Europa non può rinunciare alla Grecia".: lo scrive Roberto Speranza in un lungo post sulla pagina Facebook, nel quale non risparmia critiche al campo socialista e al ruolo del Pd nella partita europea. Per l'esponente della minoranza, c'è stata una "imperdonabile assenza di strategia e di visione da parte del campo socialista e democratico". Quanto al Pd, "avremmo potuto far sentire con maggiore incisività la nostra voce ma alla fine abbiamo scelto di non farlo. Sbagliando".
BORDO: "AL LAVORO PER SCONGIURARE USCITA DA UE" - "La netta vittoria del 'No', anche se rischia di rendere piu' difficile il raggiungimento di un’intesa tra l’Europa e la Grecia, va comunque rispettata". Lo scrive, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo del Pd.
"Abbiamo un popolo, quello greco, che evidentemente si e' sentito tradito dalle istituzioni europee prima ancora che dalla sua classe politica. Un popolo che ha vissuto per anni al di sopra delle proprie possibilita' anche per scelte irresponsabili di chi lo ha governato. E abbiamo un'Europa che, in questi anni, con il suo rigore a tutti i costi ha allontanato invece di unire e che sicuramente dovra' interrogarsi su questo risultato e cambiare passo per evitare che l'esperienza greca possa replicarsi in altri Paesi. Ora e' importante che nessuna tra le parti coinvolte perda lucidita' e che gia' da domani ci si risieda al tavolo delle trattative per scongiurare il default di Atene e la sua conseguente uscita dall'euro" conclude Bordo.