Giunta Emiliano a Taranto, tanta Costituzione e poca Puglia fra il No alla chiusura dell’Ilva
di Nicola Zuccaro - Suggestionato dall'incontro di ieri - giovedì 9 luglio 2015 - con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
(al punto da descriverlo come colui che incarna la Costituzione), Michele Emiliano con un discorso a braccio ha insediato nella
mattinata odierna, presso il Palazzo della Provincia di Taranto, la "sua" Giunta che guiderà in questi 5 anni.
Un quinquennio nel quale - per Emiliano - sarà centrale il ruolo del Consiglio Regionale e, da ex Sindaco, dei Primi Cittadini di tutti i Comuni pugliesi ai quali sottoporrà, ratificandolo, quel programma di Governo frutto non solo delle sagre - come ha prontamente precisato - ma anche di quel confronto, avuto con tutti i Partiti del centro-sinistra, durante le consultazioni per la formazione della Giunta 2015-20.
Dal neo Governatore ci si aspettavano meno richiami alla Costituzione e più attenzione alle tematiche e alle problematiche della Puglia. Ma, da esponente politico che ha superato il decennio di noviziato, in virtù della sua precedente sindacatura a Bari, Emiliano ha doverosamente concentrato l'attenzione su Taranto e sull'Ilva.
E in quel "non si può chiudere una fabbrica", Emiliano ha trovato lo spunto per sgomberare il campo dagli equivoci su una presunta contrapposizione al Governo Renzi, nei cui confronti ha confermato la massima apertura al confronto e al dialogo, in assenza del quale - avverte - si aprirebbe una campagna elettorale interminabile.
Gli elementi e i contenuti richiamati, lungo queste righe, promuovono Emiliano come politico ma lo rimandano, anche per l'insediamento del nuovo Consiglio regionale, previsto per la fine di luglio, quale Governatore della Puglia.
"AGGREDITO? NON NE SO NULLA" - Al suo arrivo davanti al palazzo del Governo di Taranto per presiedere la prima riunione della giunta regionale pugliese, il neo-presidente Michele Emiliano è stato accolto da alcuni manifestanti, uno dei quali avrebbe tentato di colpirlo con un calcio ma è stato bloccato. ''Se è accaduta una aggressione - ha detto Emiliano nel discorso di insediamento della giunta - io non me ne sono accorto. E devo dire che è stata una fortuna per il potenziale aggressore come è evidente. La prossima volta starò più attento e, se nel caso, venendo da un quartiere popolare anche io mi adeguerò''. Emiliano era stato accerchiato da alcuni manifestanti bloccati dagli agenti della Digos.
Peraltro contestare una Giunta che oggi si riunisce a Taranto per dare un segnale di ulteriore attenzione verso quella città, mi pare fuori luogo. Buon lavoro al presidente e alla sua Giunta, perché con il governo regionale sappiano fornire risposte concrete a Taranto e ai molti problemi aperti del territorio pugliese”.
Un quinquennio nel quale - per Emiliano - sarà centrale il ruolo del Consiglio Regionale e, da ex Sindaco, dei Primi Cittadini di tutti i Comuni pugliesi ai quali sottoporrà, ratificandolo, quel programma di Governo frutto non solo delle sagre - come ha prontamente precisato - ma anche di quel confronto, avuto con tutti i Partiti del centro-sinistra, durante le consultazioni per la formazione della Giunta 2015-20.
Dal neo Governatore ci si aspettavano meno richiami alla Costituzione e più attenzione alle tematiche e alle problematiche della Puglia. Ma, da esponente politico che ha superato il decennio di noviziato, in virtù della sua precedente sindacatura a Bari, Emiliano ha doverosamente concentrato l'attenzione su Taranto e sull'Ilva.
E in quel "non si può chiudere una fabbrica", Emiliano ha trovato lo spunto per sgomberare il campo dagli equivoci su una presunta contrapposizione al Governo Renzi, nei cui confronti ha confermato la massima apertura al confronto e al dialogo, in assenza del quale - avverte - si aprirebbe una campagna elettorale interminabile.
Gli elementi e i contenuti richiamati, lungo queste righe, promuovono Emiliano come politico ma lo rimandano, anche per l'insediamento del nuovo Consiglio regionale, previsto per la fine di luglio, quale Governatore della Puglia.
"AGGREDITO? NON NE SO NULLA" - Al suo arrivo davanti al palazzo del Governo di Taranto per presiedere la prima riunione della giunta regionale pugliese, il neo-presidente Michele Emiliano è stato accolto da alcuni manifestanti, uno dei quali avrebbe tentato di colpirlo con un calcio ma è stato bloccato. ''Se è accaduta una aggressione - ha detto Emiliano nel discorso di insediamento della giunta - io non me ne sono accorto. E devo dire che è stata una fortuna per il potenziale aggressore come è evidente. La prossima volta starò più attento e, se nel caso, venendo da un quartiere popolare anche io mi adeguerò''. Emiliano era stato accerchiato da alcuni manifestanti bloccati dagli agenti della Digos.
''Vi garantisco - ha spiegato l'ex pm - che se tensioni di questo genere nascono, nascono a causa del silenzio, a causa degli errori di dialogo, a causa di errori politici, a causa dell'idea che per uscire dai problemi basta che ci sia un piccolo nucleo di persone speciali che decidono al posto delle altre. E' quello che fa saltare i nervi alla comunità e che può scatenare reazioni''. Con riferimento alla notizia apparsa su alcuni organi di stampa un comunicato della Regione Puglia precisa "che non c'è stata alcuna aggressione al presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, nè alcun contatto fisico all'ingresso del palazzo della provincia e che la notizia è destituita di fondamento".
"Il presidente - si precisa ancora - ha pronunciato regolarmente il discorso di insediamento della giunta e ora stanno prendendo il via le audizioni delle 38 delegazioni nell'ordine stabilito". Emiliano sta tenendo a Taranto la prima riunione della giunta regionale pugliese.
BLASI: SOLIDARIETA' A EMILIANO - Una nota del consigliere regionale del Pd Sergio Blasi.
“Da notizie di stampa apprendo del violento gesto di contestazione di cui è stato vittima il presidente Emiliano nella mattinata a Taranto. Voglio esprimergli la mia solidarietà. L’esasperazione di parte della popolazione tarantina va rispettata, ma la violenza non è accettabile.
BLASI: SOLIDARIETA' A EMILIANO - Una nota del consigliere regionale del Pd Sergio Blasi.
“Da notizie di stampa apprendo del violento gesto di contestazione di cui è stato vittima il presidente Emiliano nella mattinata a Taranto. Voglio esprimergli la mia solidarietà. L’esasperazione di parte della popolazione tarantina va rispettata, ma la violenza non è accettabile.
Peraltro contestare una Giunta che oggi si riunisce a Taranto per dare un segnale di ulteriore attenzione verso quella città, mi pare fuori luogo. Buon lavoro al presidente e alla sua Giunta, perché con il governo regionale sappiano fornire risposte concrete a Taranto e ai molti problemi aperti del territorio pugliese”.