Grecia: Tsipras a Syriza, “uniti o cade Governo”. Scontri in piazza Syntagma (video)

(ANSA)
ATENE - Scontri sono esplosi in Piazza Syntagma, tra lancio di molotov e lacrimogeni. Un gruppo, probabilmente di anarchici, con caschi, estintori e magliette nere ha fatto irruzione nella piazza con il lancio di bombe carta e petardi, ai quali la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Le strade attorno in piazza Syntagma sono controllate dai poliziotti in tenuta antisommossa, ma non si vedono cariche.   

"Senza il vostro sostegno (nel voto di stasera) sarà difficile per me restare premier": lo ha detto Alexis Tsipras ai parlamentari di Syriza, secondo iEfimerida.gr. "O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra", ha aggiunto.

Al via a Piazza Syntagma il dibattito sul piano di riforme urgenti, ed è corsa contro il tempo. La Commissione Ue ha deciso in queste ore di proporre l'uso del fondo Efsm per un programma di breve periodo (prestito ponte) in favore della Grecia da 7 miliardi ma alcuni Paesi hanno serie preoccupazioni in merito e dobbiamo superare delle "difficoltà politiche". Così il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa. "Siamo a conoscenza di serie preoccupazioni da parte di alcuni Paesi non membri dell'Eurozona e stiamo per questo lavorando a soluzioni che proteggano questi Paesi non membri della zona euro da qualsiasi eventuale conseguenza finanziaria negativa", ha spiegato il commissario Ue. Alcune capitali, ha spiegato, "hanno serie preoccupazioni e dobbiamo per questo affrontare anche queste difficoltà politiche".

Intanto il vice ministro greco delle Finanze Nantia Valavani ha annunciato le sue dimissioni con una lettera al primo ministro Alexis Tsipras nella quale esprime dubbi sul nuovo accordo raggiunto tra Atene e i creditori internazionali della Grecia sostenendo che con esso la Germania intende "umiliare completamente il governo e il paese".

"La reazione al referendum non onora l'Europa" perché gli europei sono stati "vendicativi" ma se anche l'accordo è "molto duro" darà alla Grecia tre anni ed è "migliore" di quello rifiutato il 25 giugno perché "prevede la crescita". Alexis Tsipras va in tv a parlare direttamente ai greci, mentre il tempo delle riforme scorre di ora in ora sempre più in fretta.

TOUR DE FORCE PER LE RIFORME - Le prime riforme vanno approvate dal Parlamento entro la mezzanotte di oggi e dopo che ieri la giornata è stata caratterizzata da frenetiche consultazioni con i suoi e con gli (ex) oppositori di To Potami, Pasok e Nea Demokratia, dovrebbe avere i numeri per assorbire la spaccatura con l'ala radicale di Syriza.

"Non tagliamo gli stipendi e neanche le pensioni - assicura il premier - anche se indirettamente con le tasse a l'aumento dellIiva c'è un delle taglio pensioni". Tsipras rivendica la bontà del suo operato e replica alle parole, dure dell'ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis che ha accusato l'ultimo euro summit di aver portato avanti un colpèo di stato come quello dei Colonnelli nel 1967 in Grecia.

"Yanis Varoufakis ha commesso evidenti errori durante il negoziato - attacca Tsipras - benché al principio sia stato capace d'imprimere un buon ritmo: mi assumo la responsabilità". "Essere un eccellente studioso - ha aggiunto Tsipras - non significa necessariamente essere un buon politico".

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