di Francesco Loiacono - Il Taranto finalmente ha cambiato proprietà. Infatti i tifosi della Fondazione Taras hanno ceduto la società rossoblu ad Elisabetta Zelatore e Antonio Bongiovanni. I due imprenditori sono ora proprietari del 90% delle quote mentre ai tifosi del Taranto calcio resta solo una minoranza, appena il 10% delle quote, la svolta positiva è arrivata.
Per la Zelatore e Bongiovanni è un ritorno nel Taranto calcio poiché erano stati soci nella città dei due mari qualche anno fa. I due hanno una disponibilità economica abbastanza rilevante, sono stati contattati dai tifosi dopo che Castria e il suo gruppo imprenditoriale avevano rinunciato ad acquistare il Taranto Calcio per i debiti lasciati purtroppo in eredità da Campitiello, ora nuovo proprietario della Cavese. La Zelatore e Bongiovanni hanno accettato di tornare nel Taranto Calcio con notevole entusiasmo.
Nessuna speranza per il Taranto di ripescaggio in Lega Pro poiché nella domanda non sono stati inseriti la fideiussione e la tassa a fondo perduto previste entrambe dalla Federcalcio Italiana, gli jonici dovranno perciò giocare ancora in serie D ma ora c’è la possibilità notevole di potere allestire una squadra competitiva.
La maggior parte dei calciatori che nella scorsa stagione sono arrivati al secondo posto in serie D probabilmente saranno ceduti. Dovrà essere scelto presto un allenatore ed un direttore sportivo, però dal 6 settembre il Taranto dovrà lottare in campo per ottenere il salto in Lega Pro a maggio del 2016.
Per la Zelatore e Bongiovanni è un ritorno nel Taranto calcio poiché erano stati soci nella città dei due mari qualche anno fa. I due hanno una disponibilità economica abbastanza rilevante, sono stati contattati dai tifosi dopo che Castria e il suo gruppo imprenditoriale avevano rinunciato ad acquistare il Taranto Calcio per i debiti lasciati purtroppo in eredità da Campitiello, ora nuovo proprietario della Cavese. La Zelatore e Bongiovanni hanno accettato di tornare nel Taranto Calcio con notevole entusiasmo.
Nessuna speranza per il Taranto di ripescaggio in Lega Pro poiché nella domanda non sono stati inseriti la fideiussione e la tassa a fondo perduto previste entrambe dalla Federcalcio Italiana, gli jonici dovranno perciò giocare ancora in serie D ma ora c’è la possibilità notevole di potere allestire una squadra competitiva.
La maggior parte dei calciatori che nella scorsa stagione sono arrivati al secondo posto in serie D probabilmente saranno ceduti. Dovrà essere scelto presto un allenatore ed un direttore sportivo, però dal 6 settembre il Taranto dovrà lottare in campo per ottenere il salto in Lega Pro a maggio del 2016.