TARANTO - Il gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli ha rinviato a giudizio 44 persone fisiche e tre società per l'inchiesta sul presunto disastro ambientale provocato dall'Ilva.
Dai fratelli Fabio e Nicola Riva all'ex governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, dal sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, all'ex presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, dagli ex direttori dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso e Adolfo Buffo, al direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato. Rinvio a giudizio anche per le società Ilva, Riva Forni Elettrici e Riva Fire. Non fa sconti il gup Wilma Gilli rispetto alle richieste della Procura chiudendo oggi l'udienza preliminare del processo "Ambiente Svenduto".
"Ma vado a processo con la coscienza pulita - conclude Vendola - di chi sa di aver sempre operato per il bene comune. Come sempre mi difendero' nel processo e non dal processo.
Nel contempo non posso non esprimere viva soddisfazione per la piena assoluzione dell'ex Assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro, che rispondeva di un'accusa che offendeva la sua storia di uomo e di magistrato".
Dai fratelli Fabio e Nicola Riva all'ex governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, dal sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, all'ex presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, dagli ex direttori dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso e Adolfo Buffo, al direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato. Rinvio a giudizio anche per le società Ilva, Riva Forni Elettrici e Riva Fire. Non fa sconti il gup Wilma Gilli rispetto alle richieste della Procura chiudendo oggi l'udienza preliminare del processo "Ambiente Svenduto".
Prosciolto invece l'ex assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro, che aveva chiesto il patteggiamento e per il quale i pm avevano chiesto la condanna.
Condannato a 10 mesi infine monsignor Marco Gerardo, ex segretario dell'arcivescovo di Taranto. Anche mons. Gerardo aveva chiesto il patteggiamento.
PROCURATORE: "NOSTRA TESI ACCOLTA QUASI IN TOTO" - ''Sembra, anche se poi dobbiamo leggere le motivazioni, che l'istanza accusatoria portata avanti dal mio ufficio abbia trovato quasi completo accoglimento''. Lo ha detto il procuratore di Taranto Franco Sebastio commentando la decisione del gup Vilma Gilli sui rinvii a giudizio e i riti abbreviati degli imputati dell'inchiesta per il disastro ambientale dell'Ilva.
''Da una parte - ha aggiunto - per noi è un motivo di tranquillità. Siccome noi siamo sempre preoccupati per il fatto di poter commettere errori, sempre dietro l'angolo. Questa prima pronuncia, che va inquadrata nei tempi contenuti e ridotti di un provvedimento di rinvio a giudizio, ci rassicura, ci rasserena.
A quanto pare errori, quanto meno madornali, non ne abbiamo commessi, fermo restando - ha osservato Sebastio - che ci sarà un approfondimento dibattimentale e poi si andrà alle decisioni di merito''.
VENDOLA: "A PROCESSO CON COSCIENZA PULITA" - "Sarei insincero se dicessi, come si usa fare in queste circostanze, che sono sereno. Sento come insopportabile la ferita che mi viene inferta da un'accusa che cancella la verità storica dei fatti: quella verita' e' scritta in migliaia di atti, di documenti, di fatti. Io ho rappresentato la prima e l'unica classe dirigente che ha sfidato l'onnipotenza dell'Ilva e che ha prodotto leggi regionali all'avanguardia per il contrasto dell'inquinamento ambientale a Taranto". Lo afferma il leader di Sel ed ex governatore della Puglia Nichi Vendola.
PROCURATORE: "NOSTRA TESI ACCOLTA QUASI IN TOTO" - ''Sembra, anche se poi dobbiamo leggere le motivazioni, che l'istanza accusatoria portata avanti dal mio ufficio abbia trovato quasi completo accoglimento''. Lo ha detto il procuratore di Taranto Franco Sebastio commentando la decisione del gup Vilma Gilli sui rinvii a giudizio e i riti abbreviati degli imputati dell'inchiesta per il disastro ambientale dell'Ilva.
''Da una parte - ha aggiunto - per noi è un motivo di tranquillità. Siccome noi siamo sempre preoccupati per il fatto di poter commettere errori, sempre dietro l'angolo. Questa prima pronuncia, che va inquadrata nei tempi contenuti e ridotti di un provvedimento di rinvio a giudizio, ci rassicura, ci rasserena.
A quanto pare errori, quanto meno madornali, non ne abbiamo commessi, fermo restando - ha osservato Sebastio - che ci sarà un approfondimento dibattimentale e poi si andrà alle decisioni di merito''.
Un'immagine dall'alto dello stabilimento tarantino |
"Io ho rappresentato, in un territorio colonizzato dai Riva, - prosegue Vendola - la politica che non ha preso soldi e non si e' piegata. Io ho rappresentato la prima e unica istituzione che ha posto sotto monitoraggio i camini del grande siderurgico e che, con la produzione dei dati dell'inquinamento, ha consentito alla magistratura di procedere nei confronti dell'Ilva: la quale ha inquinato anche nei cinquant'anni precedenti al mio governo, senza che alcuna autorità se ne occupasse. L'unica mia colpa e' di aver cercato di costruire un doveroso equilibrio tra diritto alla salute e diritto al lavoro: ma non credo che questo sia un reato. Mi aspettavo che l'inconsistenza del teorema accusatorio producesse il mio proscioglimento già a conclusione dell'udienza preliminare. Per chi come me crede nei valori della giustizia e della legalità oggi e' un giorno di delusione e di amarezza".
"Ma vado a processo con la coscienza pulita - conclude Vendola - di chi sa di aver sempre operato per il bene comune. Come sempre mi difendero' nel processo e non dal processo.
Nel contempo non posso non esprimere viva soddisfazione per la piena assoluzione dell'ex Assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro, che rispondeva di un'accusa che offendeva la sua storia di uomo e di magistrato".