“La Buona Scuola” taglia 486 cattedre in Puglia. Consiglieri M5S, “al fianco degli insegnanti e del personale”

BARI - “La Buona Scuola” si abbatte sulla Puglia. Con la perdita di 486 cattedre, si registra un taglio di posti per gli insegnanti pari addirittura al 22,6% sul totale nazionale. Commentano la vicenda i portavoce nazionali e regionali del M5S: “Siamo al fianco degli insegnanti e del personale scolastico, con cui abbiamo già avuto modo di confrontarci negli scorsi mesi, in questa battaglia - dichiarano gli otto consiglieri regionali M5S ed il deputato barese Brescia (M5S) della commissione cultura - questo provvedimento oltre ad indebolire la scuola pubblica che nel nostro meridione gioca un ruolo fondamentale nella vita dei nostri ragazzi, continua ad umiliare gli insegnanti ed in particolare quelli pugliesi che saranno tra i più penalizzati dell’intero paese.

Per tutto il tempo in cui il ddl è stato in discussione in Parlamento, noi del M5S abbiamo preannunciato i rischi che lo scellerato piano assunzioni del governo avrebbe comportato. A settembre la Scuola italiana sarà gettata nel caos più totale e la Puglia in particolare ne pagherà le conseguenze.”

Rincarano la dose i pentastellati: “Le 100 mila assunzioni tanto sbandierate dal Governo, per l’anno 2015/16, sono state dimezzate.  Quelle vere da settembre sono circa 40.000 mentre il resto sono contratti virtuali con decorrenza giuridica dall’a.s. 2015/16 ma cattedre e stipendio rinviate a data da destinarsi. Il prossimo anno sarà uno dei più difficili, di certo non sarà stata eliminata la "supplentite" e ce ne accorgeremo subito, e poi, con i tagli del personale ATA e i servizi di pulizia ancora esternalizzati non serviranno a nulla i superpoteri conferiti ai presidi che dovranno fare i salti mortali per portare avanti la caretta. Un disastro colossale insomma grazie alla testardaggine e all'incompetenza di un governo che non ha mai voluto ascoltare nessuno per davvero, altro che dialogo.”

Il Gruppo Movimento 5 Stelle aveva proposto di realizzare un piano di assunzioni pluriennale, che prevedesse il reclutamento dei docenti abilitati iscritti sia nelle graduatorie ad esaurimento, sia nelle graduatorie di istituto.

“Abbiamo proposto - continua il deputato barese - di assumere sull’intero fabbisogno territoriale equivalente, le circa 70.000 cattedre che ancora una volta saranno affidate a supplenze annuali con scadenza al 30 giugno. Abbiamo quantificato gli oneri e dimostrato che rispettando lo stanziamento del Governo avremmo potuto assumere nell’a.s. 2015/16 160.000 docenti riducendo di 10.000 unità i posti per il potenziamento ma coprendo l’intero fabbisogno di organico delle istituzioni scolastiche italiane. Abbiamo anche proposto di assumere sui soli posti di fabbisogno territoriale (70.000) rinviando l’attuazione dell’organico di potenziamento (48.000) così risparmiando 1,5 miliardi nel 2015 e 2,5 nel 2016. Risorse che certamente potrebbero essere proficuamente investite nel comparto istruzione in attesa di una più attenta e compiuta riflessione circa le modalità di attuazione di un organico di potenziamento da inserire in un sistema d’autonomia scolastica sostanzialmente rafforzato. Fino ad oggi avevamo detto che una volta al Governo avremmo lavorato per una controriforma Gelmini, da oggi annunciamo che lavoreremo anche per annullare gli effetti dannosi per la nostra scuola che scaturiscono da questo provvedimento folle”.

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