LECCE - Il Piano comunale delle Coste è pronto. Ora si attende l’esame della Conferenza di coopianificazione in programma a Bari il prossimo 5 agosto per superare le criticità emerse con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
A fare il punto della situazione è stato oggi l’assessore alla Pianificazione territoriale e all’Urbanistica, Severo Martini: “Dopo l'analisi e la ricognizione fisico- giuridica del demanio marittimo, fase che ha subito delle lungaggini dovute alla contemporanea adozione e approvazione da parte della regione Puglia del Piano paesaggistico territoriale, a gennaio è stato realizzato il progetto preliminare del piano comunale delle coste che, per l'area demaniale e la relativa area annessa ha previsto: l'individuazione della Costa utile; l'individuazione delle aree con divieto assoluto di concessione; la zonizzazione di massima preliminare del Demanio e delle aree annesse; l'individuazione del tratto di costa oggetto di interventi di recupero; l'individuazione delle aree da assoggettare a studi di dettaglio finalizzati a dimostrare la idoneità ad essere concesse per la balneazione. Il tutto illustrato in una relazione preliminare”.
“Come per tutte le progettazioni urbanistiche – ha spiegato l’assessore Martini - anche quella del Piano delle Coste deve essere sottoposta a verifica di assoggettabilità a VAS (Valutazione ambientale strategica). Pertanto l’Amministrazione si è subito attivata per dare incarico all'Unisalento al fine di elaborare il documento e studio preliminare sulla assoggettabilità o meno al Vas. E’ stato effettuato inoltre uno studio sulla sensibilità della costa in relazione all'indice di naturalità esistente con redazione della carta di naturalità della zona demaniale, con particolare riguardo ai tratti di costa ricadenti nel Parco di Rauccio, documento necessario per la scelta delle zone da dare in concessione tra quelle individuate come idonee per la balneazione” .
Nel frattempo, però, la Regione Puglia si è dotata di una legge regionale che impartisce nuove direttive per la pianificazione. Un fatto che ha costretto l’Amministrazione Comunale “a verificare che il lavoro fino ad oggi effettuato fosse conforme alla nuova normativa”.
”Resta il fatto – sottolinea Martini – che la Regione, da una parte sollecita i comuni a dotarsi del Piano delle Coste intimandone il commissariamento, dall'altra appesantisce il procedimento, vedi approvazione del Piano paesaggistico territoriale”.
Per accelerare l’approvazione del Piano delle Coste, l’Amministrazione Comunale ha convocato la prima conferenza dei Servizi di Coopianificazione, “al fine di discutere sulle criticità riscontrate per risolverle al meglio con il contributo di tutti gli enti tenuti ad esprimersi in tal senso”.
In particolare saranno prese in considerazione, al fine di aumentare la linea di costa utile idonea ad essere concessa alla balneazione: foci di corsi d'acqua e canali RER, con relative fasce di rispetto, le quali risultano pari a 150 m se non sussiste un studio in merito; aree archeologiche e di pertinenza di beni storici ed ambientali e le loro fasce di rispetto; tratti di spiaggia con profondità minore di 15 metri”.
Durante la redazione dello studio del Piano delle Coste, il Comune di Lecce ha tenuto in considerazione anche le indicazioni fornite dagli stessi cittadini a cui è stato somministrato un apposito sondaggio (v. allegato)
Infine, occorre segnalare che l’Amministrazione ha completato il lavoro relativo alla redazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale) , realizzato in coerenza e in armonia con tutti gli strumenti urbanistici e le normative in materia all’insegna del principio della ecosostenibilità .
A fare il punto della situazione è stato oggi l’assessore alla Pianificazione territoriale e all’Urbanistica, Severo Martini: “Dopo l'analisi e la ricognizione fisico- giuridica del demanio marittimo, fase che ha subito delle lungaggini dovute alla contemporanea adozione e approvazione da parte della regione Puglia del Piano paesaggistico territoriale, a gennaio è stato realizzato il progetto preliminare del piano comunale delle coste che, per l'area demaniale e la relativa area annessa ha previsto: l'individuazione della Costa utile; l'individuazione delle aree con divieto assoluto di concessione; la zonizzazione di massima preliminare del Demanio e delle aree annesse; l'individuazione del tratto di costa oggetto di interventi di recupero; l'individuazione delle aree da assoggettare a studi di dettaglio finalizzati a dimostrare la idoneità ad essere concesse per la balneazione. Il tutto illustrato in una relazione preliminare”.
“Come per tutte le progettazioni urbanistiche – ha spiegato l’assessore Martini - anche quella del Piano delle Coste deve essere sottoposta a verifica di assoggettabilità a VAS (Valutazione ambientale strategica). Pertanto l’Amministrazione si è subito attivata per dare incarico all'Unisalento al fine di elaborare il documento e studio preliminare sulla assoggettabilità o meno al Vas. E’ stato effettuato inoltre uno studio sulla sensibilità della costa in relazione all'indice di naturalità esistente con redazione della carta di naturalità della zona demaniale, con particolare riguardo ai tratti di costa ricadenti nel Parco di Rauccio, documento necessario per la scelta delle zone da dare in concessione tra quelle individuate come idonee per la balneazione” .
Nel frattempo, però, la Regione Puglia si è dotata di una legge regionale che impartisce nuove direttive per la pianificazione. Un fatto che ha costretto l’Amministrazione Comunale “a verificare che il lavoro fino ad oggi effettuato fosse conforme alla nuova normativa”.
”Resta il fatto – sottolinea Martini – che la Regione, da una parte sollecita i comuni a dotarsi del Piano delle Coste intimandone il commissariamento, dall'altra appesantisce il procedimento, vedi approvazione del Piano paesaggistico territoriale”.
Per accelerare l’approvazione del Piano delle Coste, l’Amministrazione Comunale ha convocato la prima conferenza dei Servizi di Coopianificazione, “al fine di discutere sulle criticità riscontrate per risolverle al meglio con il contributo di tutti gli enti tenuti ad esprimersi in tal senso”.
In particolare saranno prese in considerazione, al fine di aumentare la linea di costa utile idonea ad essere concessa alla balneazione: foci di corsi d'acqua e canali RER, con relative fasce di rispetto, le quali risultano pari a 150 m se non sussiste un studio in merito; aree archeologiche e di pertinenza di beni storici ed ambientali e le loro fasce di rispetto; tratti di spiaggia con profondità minore di 15 metri”.
Durante la redazione dello studio del Piano delle Coste, il Comune di Lecce ha tenuto in considerazione anche le indicazioni fornite dagli stessi cittadini a cui è stato somministrato un apposito sondaggio (v. allegato)
Infine, occorre segnalare che l’Amministrazione ha completato il lavoro relativo alla redazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale) , realizzato in coerenza e in armonia con tutti gli strumenti urbanistici e le normative in materia all’insegna del principio della ecosostenibilità .