BARI - “Nel 2002, dopo la calamità sismica che colpì il Molise e la provincia di Foggia, l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il governo da lui presieduto adottarono un'ordinanza ad hoc per bloccare temporaneamente tutti gli oneri previdenziali e il pagamento delle tasse nelle località interessate. E la Giunta regionale presieduta da Raffaele Fitto emanò a sua volta un provvedimento che recepiva la suddetta ordinanza: di quel provvedimento, beneficiarono così anche i dipendenti regionali della provincia di Foggia. Superata la fase dell’emergenza, si concordò poi la restituzione degli importi dovuti in piccole rate mensili, entro il 2030". A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del Gruppo Area Popolare-Movimento Schittulli, Giannicola De Leonardis.
"Successivamente, - prosegue De Leonardis - l'Inps di Foggia e gli altri enti locali interessati hanno nuovamente rivisto i termini per il rientro di tali somme, fissando in 10 anni la nuova durata della diluizione dei versamenti previsti. Ma l'Amministrazione regionale uscente, al termine del mandato aveva manifestato la volontà di ridurre ulteriormente quei termini, con la restituzione accorpata in 60 rate per complessivi cinque anni, e la conseguente somma mensile intorno ai 130 euro a persona per tutti i dipendenti regionali – e pensionati ex dipendenti - della provincia di Foggia (circa 1.000), in un momento di grave e perdurante crisi economica e con tante difficoltà materiali da sostenere e affrontare quotidianamente".
"Il rispetto del termine concordato dei dieci anni mi sembra allora quantomeno opportuno e doveroso, nonché rispettoso degli impegni assunti nei confronti di queste persone e delle loro famiglie. Per questo auspico un pronto intervento della Giunta regionale prossima ventura per recedere da questa volontà penalizzante e iniqua, che non può essere né compresa né giustificata”, conclude.
"Successivamente, - prosegue De Leonardis - l'Inps di Foggia e gli altri enti locali interessati hanno nuovamente rivisto i termini per il rientro di tali somme, fissando in 10 anni la nuova durata della diluizione dei versamenti previsti. Ma l'Amministrazione regionale uscente, al termine del mandato aveva manifestato la volontà di ridurre ulteriormente quei termini, con la restituzione accorpata in 60 rate per complessivi cinque anni, e la conseguente somma mensile intorno ai 130 euro a persona per tutti i dipendenti regionali – e pensionati ex dipendenti - della provincia di Foggia (circa 1.000), in un momento di grave e perdurante crisi economica e con tante difficoltà materiali da sostenere e affrontare quotidianamente".
"Il rispetto del termine concordato dei dieci anni mi sembra allora quantomeno opportuno e doveroso, nonché rispettoso degli impegni assunti nei confronti di queste persone e delle loro famiglie. Per questo auspico un pronto intervento della Giunta regionale prossima ventura per recedere da questa volontà penalizzante e iniqua, che non può essere né compresa né giustificata”, conclude.