Maxiemendamento dl enti locali, tagli alla sanità per 2,3 mld

C'è il via libera dell'Aula del Senato alla fiducia posta dal governo sul disegno di conversione in legge del decreto Enti locali. I sì di Palazzo Madama sono stati 163, 111 i voti contrari, nessun astenuto. Il provvedimento, sul quale il governo ha presentato un maxiemendamento, passa ora alla Camera per l'ok definitivo. I presenti in Aula - dopo la giornata di ieri in cui per quattro volte non è stato raggiunto il numero legale in Aula - erano 275 dei quali 274 votanti. In larghissima parte presenti i senatori del gruppo Area Popolare, ieri tra quelli che aveva registrato il maggior numero di assenze in Aula. Il provvedimento di conversione in legge del dl enti locali, che scade il 18 agosto, passa ora a Montecitorio per il voto finale.

TAGLI PER 2,3 MLD - Tagli pari a 2,352 miliardi, per il 2015, sul livello di finanziamento del Ssn. E' quanto viene confermato nel maxiemendamento del governo al dl enti locali che, nella sua integrazione prevede anche l'autorizzazione per la Regione Calabria a ricorrere alla risorse necessarie per la stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu dei Comuni calabresi.

Nessun taglio alla Sanità, ma misure di efficientamento che porteranno dei risparmi da reinvestire nel settore. Lo chiarisce il ministro Lorenzin: "Voglio dire con chiarezza - afferma all'ANSA - che sono contraria a nuovi tagli al Servizio sanitario. Dico 'no' a qualunque ipotesi di taglio, che al momento non c'è. I risparmi non sono tagli". Il ministro spiega però che un risparmio potrà arrivare da una stretta sulla 'medicina difensiva' che costa 13 miliardi l'anno. Ovvero esami e visite prescritti a scopo 'difensivo', per prevenire i contenziosi.

E ai medici che protestano contro il taglio del salario in caso di prescrizioni inappropriate, replica: ''Ognuno risponda alle proprie responsabilità''.