MONTESARDO (LE) - Le tecniche, i segreti, i termini, le tradizioni e gli aneddoti sulla costruzione della volta a stella raccontati da uno degli ultimi maestri costruttori. Un’avventura che ha fatto incontrare un anziano costruttore con una attenta antropologa d’oltralpe.
Indagare su un elemento così diffuso ma così unico e peculiare dell’architettura popolare salentina ci porta ad effettuare un'immersione nel Capo di Leuca del dopoguerra dove gli aspetti legati all'estrazione e alla lavorazione della pietra raccontano le peculiarità culturali e socio-economiche di quel contesto storico.
Appuntamento il 15 luglio 2015, alle ore 19.30 al “Massarone” di Montesardo.
Intervengono:
Teodoro Raho (maestro costruttore)
Françoise Serrero (Antropologa - Università di Parigi)
Ing. Pierluigi Ferraro (esperto)
introduce: Alberto Piccinni (ass. tregiridite)
-
Attraverso le parole di mesciu Teodoro riusciremo a ricostruire l'iter della costruzione di una "casa" e a risalire alle origini dell'attuale conformazione del paesaggio urbano, culturale e linguistico del basso salento.
"Le case se facivene una nanzi all'otra, a fila indiana così te putivi risparmiare puru nu parite de fare .... eccu perchè le case vecchie no tenene nessunu sensu de entrata e d'uscita ... su tutte raggruppate appuntu pe l'economia che si doveva fare allora".
"Stu tipu de volta non è comu la volta a vutte, ca putivi sballare puru de tre, quattru, cinque centimetri e te putivi sempre rifare alla fine. Pe stu tipu de volta nce vulia n'inquadratura precisa già quannu partivi de la fondazione ... pe quistu se chiama volta a squadru"
" ... cioè tannu era tuttu normale, ca ogni ristianu sapia cci vuol dire settantinu, o sapia ci ggè lu curagnulu"
Vi preghiamo di estendere l'invito soprattutto agli anziani costruttori del vostro paese, agli architetti e agli studiosi di lingua e cultura locale in modo da innescare un confronto vivo e ricco di contributi.
Iniziativa realizzata all’interno del programma Sac Porta D’Oriente grazie al contributo dell’ass. L.i.b.e.r.azione.
Indagare su un elemento così diffuso ma così unico e peculiare dell’architettura popolare salentina ci porta ad effettuare un'immersione nel Capo di Leuca del dopoguerra dove gli aspetti legati all'estrazione e alla lavorazione della pietra raccontano le peculiarità culturali e socio-economiche di quel contesto storico.
Appuntamento il 15 luglio 2015, alle ore 19.30 al “Massarone” di Montesardo.
Intervengono:
Teodoro Raho (maestro costruttore)
Françoise Serrero (Antropologa - Università di Parigi)
Ing. Pierluigi Ferraro (esperto)
introduce: Alberto Piccinni (ass. tregiridite)
-
Attraverso le parole di mesciu Teodoro riusciremo a ricostruire l'iter della costruzione di una "casa" e a risalire alle origini dell'attuale conformazione del paesaggio urbano, culturale e linguistico del basso salento.
"Le case se facivene una nanzi all'otra, a fila indiana così te putivi risparmiare puru nu parite de fare .... eccu perchè le case vecchie no tenene nessunu sensu de entrata e d'uscita ... su tutte raggruppate appuntu pe l'economia che si doveva fare allora".
"Stu tipu de volta non è comu la volta a vutte, ca putivi sballare puru de tre, quattru, cinque centimetri e te putivi sempre rifare alla fine. Pe stu tipu de volta nce vulia n'inquadratura precisa già quannu partivi de la fondazione ... pe quistu se chiama volta a squadru"
" ... cioè tannu era tuttu normale, ca ogni ristianu sapia cci vuol dire settantinu, o sapia ci ggè lu curagnulu"
Vi preghiamo di estendere l'invito soprattutto agli anziani costruttori del vostro paese, agli architetti e agli studiosi di lingua e cultura locale in modo da innescare un confronto vivo e ricco di contributi.
Iniziativa realizzata all’interno del programma Sac Porta D’Oriente grazie al contributo dell’ass. L.i.b.e.r.azione.