di Nicola Zuccaro - Non il semplice anniversario, caratterizzato dal consueto e triste ricordo di chi è caduto innocentemente sotto i colpi della criminalità organizzata, ma l'occasione per dire No alla Mafia. Con un doveroso ricordo del giovane Michele Fazio, mortalmente
colpito alla nuca da una pallottola vagante in Largo Amenduni la sera del 12 luglio 2001 mentre rincasava dal lavoro, Pinuccio Fazio, padre della vittima, ha rivolto alla cittadinanza l'invito a rompere il muro dell'omertà , là dove persistono delle presenze legate,
presumibilmente, alla presenza di organizzazioni criminali.
Un invito che, sostenuto dalla presenza dei parenti di alcune vittime pugliesi della mafia (dalla figlia di Renata Fonte, Consigliera Comunale di Nardò, trucidata nel 1984 ai figli di Francesco Marcone, funzionario presso l'Ufficio delle Entrate di Foggia, per poi 'tornare' a Bari con la presenza della sorella di Florian Mesuti, il 21enne albanese ucciso al Libertà circa 1 anno fa) è stato esteso al sindaco di Bari, Antonio Decaro e al Governatore Regionale della Puglia, Michele Emiliano affinché il capoluogo e l'intera Regione, non abbassino la guardia difronte alla recrudescenza dei fenomeni criminosi.
Entrambe gli esponenti istituzionali assieme al Prefetto della Provincia di Bari, Carmela Pagano ( alla sua prima uscita pubblica) e alle altre autorità civili e militari, hanno partecipato alla commemorazione tenutasi nella serata del 13 luglio, presso la stele ubicata in Largo Amenduni, luogo dell'assassinio.
Un invito che, sostenuto dalla presenza dei parenti di alcune vittime pugliesi della mafia (dalla figlia di Renata Fonte, Consigliera Comunale di Nardò, trucidata nel 1984 ai figli di Francesco Marcone, funzionario presso l'Ufficio delle Entrate di Foggia, per poi 'tornare' a Bari con la presenza della sorella di Florian Mesuti, il 21enne albanese ucciso al Libertà circa 1 anno fa) è stato esteso al sindaco di Bari, Antonio Decaro e al Governatore Regionale della Puglia, Michele Emiliano affinché il capoluogo e l'intera Regione, non abbassino la guardia difronte alla recrudescenza dei fenomeni criminosi.
Entrambe gli esponenti istituzionali assieme al Prefetto della Provincia di Bari, Carmela Pagano ( alla sua prima uscita pubblica) e alle altre autorità civili e militari, hanno partecipato alla commemorazione tenutasi nella serata del 13 luglio, presso la stele ubicata in Largo Amenduni, luogo dell'assassinio.